Pec, posta elettronica certificata: cos’è, a cosa serve, come funziona, quanto costa

La posta elettronica certificata, meglio conosciuta con l’acronimo di pec, è una posta elettronica che consente di attribuire alle mail lo stesso valore legale di una tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. In altre parole la pec consente di evitare la spedizione in formato cartaceo di una comunicazione o un documento di particolare importanza, e di inviarli invece con una normale casella di posta elettronica. Grazie alla posta elettronica certificata anche il contenuto del messaggio può essere certificato e firmato elettronicamente, o anche criptato per garantirne autenticazione e integrità.

PEC, POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA: COME NASCE –

La pec è disciplinata dalla legge italiana. Il quadro normativo di riferimento è piuttosto ampio e parte dalla legge n. 3 del 16 gennaio 2003, che chiedeva l’emenazione di uno o più regolamenti per l’«estensione dell’uso della posta elettronica nell’ambito delle pubbliche amministrazioni e dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e privati». A quella legge è poi seguito il decreto del Presidente della Repubblica n. 68 dell’11 febbraio 2005, il «Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta certificata». L’ultimo rilevante provvedimento è il dl n. 179 del 18 ottobre 2012 (poi convertito con la legge n. 221 del 17 dicembre), che ha stabilito anche per le imprese individuali (oltre che per le società) l’obbligo di iscrivere la propria casella di posta elettronica certificata al Registro delle Imprese, e che ha istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico l’elenco pubblico Ini-Pec, l’Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti. È dal primo luglio del 2013 che le comunicazioni tra imprese e pubblica amministrazione avvengono solo via pec, non essendo più accettate in forma cartacea.

 

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