Per arrestare Mario Mantovani ci è voluto un anno

Mario Mantovani, vicepresidente della regione Lombardia, doveva esser arrestato un anno fa. Ebbene sì. Lo racconta, nei dettagli, il sito Giustiziami.it:

L’arresto di Mario Mantovani vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla sanità era stato chiesto poco più di un anno fa dall’allora procuratore aggiunto Alfredo Robledo, capo del dipartimento anticorruzione poi trasferito a Torino dal Csm a causa del contenzioso con il capo dell’ufficio Edmondo Bruti Liberati.

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L’accusa sollecitò in via informale rimarcando le ipotesi di reato in concussione e corruzione aggravata. Dopo il trasferimento di Robledo la procura – riporta Giustiziami – inoltrò al gip anche una integrazione alla richiesta di custodia cautelare in carcere. Integrazione eseguita oggi. Troppa mole di lavoro, a quanto pare.

Così, nel giorno dell’apertura della Giornata della trasparenza al Pirellone, Mantovani, ospite tanto atteso, non è arrivato. La procura milanese ipotizza una fitta rete di cooperative e di società controllate da lui tramite prestanome. Case di riposo e centri per ragazzi disabili che avrebbero ricevuto contributi milionari ogni anno dalla Regione.

Un anno: è passato un anno. Una persona che – per le ipotesi di reato commesse – si trova ora in carcere ha potuto per un anno rimanere al suo posto, come braccio destro di Bobo Maroni.

(foto ANSA / US REGIONE LOMBARDIA)

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