Come i migranti cambieranno l’Europa

Migranti,

la crisi dei migranti può cambiare in profondità l’Europa. Sia all’interno che all’esterno dell’UE lo spostamento in massa di centinaia di migliaia di persone provoca pressioni fortissime che modificano già ora consolidati equilibri interni, come la ribellione all’asse tra Germania e Francia che voleva imporre un sistema di quote obbligatorie per redistribuire i profughi. L’Europa però deve essere consapevole che un simile epocale fenomeno modificherà la sua società come la sua cultura nei prossimi decenni, e secondo Die Welt è questa la valutazione che dovrà muovere le sue scelte.

MIGRANTI EUROPA

L’Europa unita si è dimostrata ancora incapace di trovare una soluzione comune alla sfida più grande che riguarda il suo futuro. La crisi dei migranti per il presente provoca grandi problemi infrastrutturali, vista l’incapacità delle autorità di gestire in un lasso temporale breve l’arrivo massiccio di decine di migliaia di persone su base quotidiana. Una realtà conosciuta dai Paesi di primo ingresso come Grecia, Italia e Ungheria, e come mostra anche il caso della Germania. Berlino prima ha aperto le frontiere dichiarandosi pronta a concedere l’asilo a circa 800 mila richiedenti, stima poi aumentata al milione di persone, e poi ha dovuto ricorrere alla sospensione temporanea della libera circolazione dell’area Schengen vista l’incapacità di affrontare l’emergenza. L’obbligo di regolare un flusso così imponente di persone è stato il motivo principale per cui il ministero degli Interni federali, così come i governi statali dei 16 Bundesland, hanno prima richiesto e poi ottenuto il ritorno al controllo delle frontiere, sottolinea Die Welt.

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Die Welt rimarca come il viaggiare a vista dell’UE su un fenomeno così rilevante come la crisi dei migranti si si stia rivelando insufficiente, e come servirebbe uno sforzo comune degno di questo nome.

La pressione dei profughi sull’Europa è un grande elogio, e anche un grande problema. Forse questa crisi può costringere alla nascita dell’Europa come soggetto politico.

I problemi dall’altra parte del Mediterraneo ignorati per troppo tempo stanno viaggiando sotto forma umana, e questo potrebbe trasformare l’Europa in modo profondo, tanto nella sua cultura, quanto nella sua composizione. Anche ciò che l’UE può offrire in politica estera sarà definito da come risolverà la crisi dei migranti. L’impatto così rilevante è mostrato anche dai nuovi equilibri continentali registrati sulle proposte della Commissione. La Germania, dopo il primo fallimento del piano della Commissione, basato su una distribuzione volontaria dei migranti, è riuscita a convincere la Francia a schierarsi sul fronte dell’accoglienza solidale. L’esodo imponente dei siriani arrivato dai Balcani ha però radicalizzato i più fedeli alleati di Berlino, i Paesi dell’Est Europa, che per la prima volta nella storia dell’UE hanno bloccato un’iniziativa rilevante voluta dall’asse franco-tedesco. Una trasformazione degli equilibri comunitari, provocata da una crisi che per ora nessun Stato Membro sembra in grado di fronteggiare, oltre che di risolvere, da solo.

Photo Credit: LOUISA GOULIAMAKI/AFP/Getty Images

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