Gli accorgimenti per tentare di sopravvivere a un incidente aereo

Come sopravvivere a un incidente aereo? Intanto ci vuole fortuna. Detto questo, potete prendere qualche accorgimento e sperare. Fatalismo? No. Il Telegraph ci ricorda che il primo incidente aereo risale al 1908, cinque anni dopo il primo volo dei fratelli Wright. Ed a morire fu Orville Wright. Segno che tutto può accadere. E l’incendio che ha colpito la scorsa notte in Italia un Boeing 777 di British Airways in partenza da Las Vegas per Londra Gatwick dimostra che tutto può accadere in qualsiasi momento.

incidente aereo

INCIDENTE AEREO, MOLTO DIPENDE DAL CASO

Ci sono certamente incidenti ed incidenti. Si può sopravvivere come nel caso del Boeing 777 di British Airways o si può finire in una situazione senza scampo, come nel caso del volo Lauda Air 004, un Boeing 767 disintegratosi in volo sui cieli della Thailandia il 26 maggio 1991 per l’attivazione di un invertitore di spinta mentre andava a 570 nodi. Il governo degli Stati Uniti ha calcolato che tra il 1993 ed il 2000 ci sono stati 568 incidenti aerei che hanno coinvolto 53,487 persone. Di queste se ne sono salvate 51.207, circa il 90 per cento. Ed anche per quanto riguarda i 26 incidenti più gravi, è emerso che più della metà delle persone a bordo si è salvata.

 

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INCIDENTE AEREO, DUE TERZI DELLE MORTI NEGLI USA ERANO EVITABILI

Sfatiamo poi un mito. L’aereo non è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo. In realtà in testa c’è il treno, se calcoliamo la proporzione tra ore di viaggio e numero di sinistri. L’aereo è più sicuro solo se calcoliamo la proporzione tra miglia percorse ed incidenti. E secondo lo studio condotto dal governo Usa, anche nel caso di gravi incidenti, si sarebbero potuti evitare i due terzi delle vittime, morte per intossicazione ed incendio, se solo queste avessero preso certe precauzioni come ascoltare gli assistenti di volo nel briefing pre-decollo o leggere i cartoncini di sicurezza posti ad ogni sedile in cui si indicano le uscite di emergenza più vicine. Ed a seconda del numero di file che vi separano dalla porta, più possibilità avete di salvarvi.

I POSTI PIU’ SICURI? DIETRO LE ALI

Certo le cose si complicano se siete in attesa dell’ineluttabile. La tensione potrebbe giocare brutti scherzi. Intanto non esistono posti più sicuri di altri. Lo dicono sia Boeing sia la FAA, l’ente che si occupa dell’aviazione negli Stati Uniti. Poi ci sono diverse opinioni in merito. Sono più sicuri i posti in coda, quelli sulle ali o quelli davanti. Nel 2007, la rivista Popular Mechanics aveva studiato gli incidenti avvenuti nel mondo dal 1971 stabilendo che i sedili posteriori, per intenderci quelli posti dietro l’asse delle ali, erano più sicuri con una percentuale di sopravvivenza del 69 per cento contro il 56 per cento delle ali ed il 49 per cento di chi si trova dietro la cabina.

INCIDENTE AEREO, LE CONTROVERSIE DELLA POSIZIONE “BRACE”

E poi ci sono le questioni legate alle varie posizioni da assumere in caso di problemi in volo. Partiamo dalla posizione “Brace”, che prevede l’appoggiarsi alla spalla del sedile davanti a noi con testa ed avambracci. I complottisti sostengono che si tratta di una mossa deliberata per causare la morte immediata per rottura dell’osso del collo riducendo così i costi dell’assicurazione. Ecco. No. Al di là della convenzione di Montreal che impone un tetto ai risarcimenti questa valutazione è ben lontana dalla realtà, sopratutto perché oggi la posizione “brace” è quasi impossibile da praticare visti gli spazi in classe economica. Se proprio dovete farlo, tenete il busto più basso possibile per evitare problemi al collo, trovate un punto di contatto col sedile per evitare di sbattere come un peso morto per la cabina e cercate di tenere le gambe il più ferme possibili.

INCIDENTE AEREO, ATTENTI ALLE GAMBE

Il disastro aereo di Kegworth nel 1989 che causò la morte di 47 persone su 126 passeggeri ha dimostrato la necessità di cambiare filosofia nella costruzione dei sedili visto che quasi tutti i passeggeri avevano le gambe rotte sotto il ginocchio a causa dell’impatto coi montanti dei sedili. Per questo cercate comunque di tenere le gambe il più possibile lontane dallo schienale di fronte a voi. Se dovesse aprirsi una porta in volo, caso improbabile ma comunque possibile, tenetevi il più possibile al sedile e piazzate un bagaglio a mano di fronte a voi che faccia da cuscino. Proteggete la testa con una coperta o con qualcosa di morbido e cercate di evitare gli oggetti volanti.

INCIDENTE AEREO, OCCHIO ALLE CINTURE

Anche le cinture di sicurezza possono essere portatrici di morte. E’ stato dimostrato che dopo un incidente molte persone sono morte a causa del panico che ha portato loro a provare a sganciare le cinture come se fossero quelle di un’auto. Hanno quindi cercato un pulsante che non c’era. Rimanete lucidi e tirate la linguetta. Più velocemente fate, più possibilità avete di sopravvivere. Se c’è fumo in cabina tenete la testa bassa ma restate in piedi. Cercate prima di bagnare un fazzoletto o una pezza e mettetevela sul naso o sulla bocca. Se non avete acqua usate la pipì. Sopratutto non gattonate, altrimenti siete finiti. Gli altri vi schiacceranno e vi cadrà addosso di tutto.

SIATE VELOCI E REATTIVI

Pensate poi a voi stessi. Molte persone sono morte perché, paralizzate dal terrore, hanno aspettato indicazioni che non sono mai arrivate. Sappiate che avete al massimo 2 minuti per uscire da un aereo in fiamme e dovete farlo con altre centinaia di persone. Pensate a voi, lasciate gli altri. Scordatevi i bagagli a mano, non servono a niente! Ricordate poi che l’adrenalina rende le persone più forti. Se siete in mezzo ai piedi rischiate pugni, calci, spinte che possono causarvi gravi ferite. Usate la testa, trovate la vostra via d’uscita, siate razionali nel slacciarvi le cinture, muovetevi in fretta e ricordate di pensare prima a voi. Se siete con i vostri cari valutate il da farsi ma ricordate, lucidità e velocità possono salvarvi la vita.

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