Perchè i migranti non prendono gli aerei e rischiano la vita sui barconi

Migranti

, perché le persone che scappano da guerre e miseria preferiscono spendere diverse migliaia di euro in viaggi molto rischiosi che sono costati finora moltissime vite, invece che prendere l’aereo per raggiungere le loro mete? La responsabilità di questa scelta è una direttiva dell’Unione europea, che rende le compagnie aeree responsabili degli ingressi illegali all’interno dell’area Schengen.

MIGRANTI UNIONE EUROPEA

– Stimare il costo umano dei viaggi della disperazione che molti migranti hanno intrapreso negli ultimi anni è molto difficile. Decine di migliaia di persone, quantomeno, sono morte mentre cercavano di raggiungere una vita migliore, affidandosi spesso a criminali che li facevano pagare cifre ingenti per raggiungere l’Europa. Invece di arrivare attraverso voli, che costano molto meno, moltissimi stranieri, specie quelli in situazione di pericolo, decide di trasferirsi in Europa con viaggi in condizioni disperate. Dai barconi a rischio affondamento in caso di mare appena agitato, a Tir pieni di persone in costante pericolo di soffocamento. Questa situazione è stata favorita da una direttiva UE, da tempo criticata dalle associazioni per i diritti umani del Vecchio Continente. Si tratta della direttiva 2001/51/Ce, che ha introdotto la responsabilità per le compagnie aeree per i passeggeri che arrivano nell’area Schengen senza i documenti previsti dalla normativa comunitaria. La norma del 2011 prevede che le imprese debbano pagare una sanzione per l’eventuale ingresso illegittimo, organizzare un viaggio di ritorno e provvedere alle spese per alloggiare e poi rimpatriare la persona entrata senza documenti.

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MIGRANTI AEREI

– La direttiva 2001/51/Ce ha portato le compagnie aeree ad accettare solo passeggeri provvisti di visto d’ingresso. Il personale addetto ai controlli è obbligato dalla normativa UE a fare una tale serie di controlli che si è diffusa la prassi più restrittiva possibile per risparmiare tempo e forza lavoro. Di conseguenza è diventato praticamente impossibile entrare nell’area Schengen con il mezzo più sicuro ed economico, l’aereo. All’interno dell’UE sono pochissime le richieste d’asilo effettuate negli aeroporti, anche se una parte significativa dell’immigrazione illegale avviene attraverso i voli, solitamente presi con i visti turistici. Per i cittadini di Paesi in pieno conflitto bellico come la Siria l’ottenimento di qualsiasi documento è però particolarmente arduo, se non praticamente impossibile, alla luce del collasso della struttura statuale. Per ottenere un visto di ingresso bisogna andare nelle ambasciate di un Paese estero, che sono chiuse in situazioni di particolare emergenza o pericolo. Per i richiedenti asilo ci sono altri modi per entrare in una Nazione, come i cosiddetti programmi di resettlment gestiti dall’agenzia Onu UNHCR. Dal 2013 sono arrivi in Europa più di 44 mila siriani che dimoravano nei campi profughi allestiti dalle Nazioni Unite.

Photocredit: ANGELOS TZORTZINIS/AFP/Getty Images)

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