Migranti, Ungheria e Grecia al collasso, Berlino chiede controlli al Brennero

Migranti, un altro giorno di passione nel cuore dell’Europa. La polizia ungherese continua a bloccare la stazione ferroviaria Keleti di Budapest con i migranti che continuano a manifestare in piazza Baross dopo aver trascorso la notte in strada. La Germania ha chiesto all’Italia di ripristinare i controlli alla frontiera con il Brennero «nel rispetto degli accordi di Schengen, analogamente a quanto avvenuto in occasione del G7». In Repubblica Ceca la polizia starebbe arrestando i migranti che cercano di raggiungere Germania e Austria via treno, con 200 persone “marchiate” con un numero a pennarello, numero poi scritto sul treno sequestrato. In Grecia l’isola di Lesbo è al collasso.

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Migranti
(ANSA/AP Photo/Petr David Josek)

MIGRANTI, CENTINAIA DI PROFUGHI ACCOLTI A BOLZANO

Si moltiplicano le difficoltà quindi nella gestione dei flussi migratori. La Baviera, continua la Provincia di Bolzano, sta registrando in queste ore un’ondata record di arrivi di profughi provenienti sopratutto dalla rotta dei Balcani. Questo ha creato una situazione di emergenza che ha spinto l’ente ad «accogliere per qualche giorno un numero di profughi stimati tra i 300 e i 400. Saranno reperite alcune palestre, dove gli impianti igienici e le infrastrutture sono già funzionanti, mentre nella gestione e nell’assistenza la Provincia attiverà la protezione civile e la collaudata collaborazione delle associazioni locali di volontariato. Le spese per questo intervento umanitario straordinario saranno a carico dello Stato».

MIGRANTI, CAOS A BUDAPEST

Una situazione ben diversa da quella che stanno vivendo i migranti in Ungheria. All’esterno della stazione di Keleti ci sono circa 2.000 persone che sperano di partire verso Austria e Germania. All’interno della “zona di transito” sono bloccate 1.200 persone mentre fuori dalla fermata della stazione metropolitana alcuni volontari dell’organizzazione sorta su Facebook per dare assistenza ai migranti, “Migration Aid”, stanno aiutando centinaia di persone accampate all’ingresso della stazione o sulle scale. Del resto la situazione in Ungheria è pressoché drammatica. Ieri sono entrati nel Paese 2.284 migranti, tra cui 353 minorenni. Un numero maggiore di circa 500 unità rispetto al giorno precedente. Si tratta in massima parte di persone provenienti da Siria, Afghanistan e Pakistan. Tuttavia Germania e Austria accoglieranno solo i rifugiati siriani. E secondo le stime sono entrate in Germania più di 100 persone l’ora nelle prime sei ore della giornata.

MIGRANTI, FERMATO UN FURGONE CON 24 CLANDESTINI A BORDO –

Nel frattempo, la polizia austriaca fa sapere di aver fermato, nella notte tra lunedì e martedì, un furgoncino che trasportava 24 migranti afghani. Sono stati tutti liberati: rischiavano di morire asfissiati. La maggior parte erano adolescenti. 

 

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MIGRANTI, LE ROTTE DALLA TURCHIA ALLA GRECIA

Secondo quanto riferito dal quotidiano turco Hurriyet, ripreso da Repubblica, la rotta tra Bodrum e Kos varrebbe circa 1000 dollari. Ed è partita dalla Turchia l’imbarcazione affondata nel suo tragitto verso la Grecia da Aspat con la morte di tre bambini. Un’altra imbarcazione, partita invece da Aloha, sempre vicino a Bodrum, con a bordo sei persone, è affondata causando la morte di 4 passeggeri. La Turchia dal canto suo ha affermato di aver salvato la vita a 42.000 migranti. E la vicinanza delle isole greche alla Turchia sta creando problemi anche ad Atene. 4.300 persone sono sbarcate al porto del Pireo in attesa di essere poi spostati nel centro dell’Europa lungo la rotta dei Blcani per alleggerire la situazione difficile che si registra all’isola di Lesbo.

MIGRANTI, ITALIA BOCCIATA DALLA CORTE DI GIUSTIZIA UE

E sempre l’Italia deve fare i conti con una decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha bocciato la normativa italiana che impone ai cittadini di Paesi terzi che chiedono il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno di pagare un contributo di importo variabile tra 80 e 200 euro contro i 10 euro circa pagati per il rilascio della carta d’identità. (Photocredit copertina ANSA/AP Photo/Petr David Josek)

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