Fisco, Renzi rilancia: «Nel 2016 via Imu e Tasi per tutti»

25/08/2015 di Redazione

Aggiornamento ore 16.57 – A L’Aquila, prossima tappa della giornata di interventi di Renzi, si stanno concentrando rappresentanti di associazioni e comitati che intendono contestare il presidente del Consiglio.

Aggiornamento, ore 15.30 – Subito dopo la partecipazione alla kermesse di Rimini di Cl, Renzi è arrivato a Pesaro, atteso per un nuovo intervento. Dalla città marchigiana ha rilanciato sul Fisco: «Il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti, poi nel 2017 ci possiamo concentrare sull’Ires. Ovvero, sulle tasse sulle imprese, oggi al 31% e portarla al 24% sotto la Spagna. Infine per il 2018 interverremo sull’Irpef».

Il premier è anche tornato a puntare sulla necessità di raccontare meglio l’azione dell’esecutivo: «Vorrei sperimentare qui a Pesaro un “numero zero”: prendiamo cento teatri in Italia per raccontare bene le cose che stiamo facendo».

MATTEO RENZI E LA PRIMA VOLTA ALLA KERMESSE DI CL –

Matteo Renzi, ospite a Rimini del Meeting di Comunione e Liberazione, ha rivendicato il ruolo attuale dell’Italia e attaccato le classi dirigenti dell’ultimo ventennio: «L’Italia in questi 20 anni ha trasformato la Seconda Repubblica in una rissa permanente ideologica che ha smarrito il bene comune. Mentre il mondo correva è rimasta ferma in discussioni sterili interne».

IL DISCORSO DI RENZI

«C’è una grande possibilità che si apre per l’Italia: essere terra di opportunità e non di rimpianti», ha rivendicato il presidente del Consiglio. «Quando parliamo di strategia per l’Ue forse si sono persi vent’anni. Quando parliamo di Mediterraneo non parliamo di frontiera Ue, ma del cuore dell’Ue ma non c’è stata sufficiente attenzione della politica nel considerare il Mediterraneo il cuore del dibattito Ue, si è guardato in direzione strabica». Renzi ha  poi voluto parlare anche del Sud Europa, di cui  «si è fatto un racconto macchiettistico e parziale, totalmente centrato sul negativo come se dovesse essere un set di una fiction andata male o solo come luogo di negatività e disperazione».

Sulla questione immigrazione, Renzi ha poi difeso le scelte dell’esecutivo, attaccando la Lega Nord: «Non cederemo mai al messaggio che vuol far diventare l’Italia la terra della paura, possiamo anche perdere 3 voti, ma non cederemo al provincialismo della paura. Non è buonismo, ma umanità: secoli di umanità ai quali non rinuncio per 3 voti. Prima salviamo le vite». 

Renzi ha poi parlato anche del nodo delle riforme costituzionali, tornando a difendere l’elezione di secondo livello per i senatori, oggetto delle critiche della minoranza Pd e delle opposizioni: «Non è che devi votare tante volte perché ci sia più democrazia. Quello è il Telegatto», ha ironizzato. Per poi aggiungere: «Moltiplicando le poltrone si fanno contenti quei politici, non gli elettori, rincara il presidente del Consiglio e segretario Pd, che torna a chiedere più politica che politici». Difeso anche l’Italicum, la nuova normativa elettorale (anche se in vigore dal 2016,ndr), definito «il primo tassello per riuscire finalmente a governare e non per doversi difendere dagli assalti della minoranza o dell’opposizione». Per Renzi è una «rivoluzione»: «Voterete un candidato, uno schieramento che, se vince, governa 5 anni. Chi perde si mette a lavorare per governare nei 5 anni successivi».

RENZI E LO SCONTRO A DISTANZA CON LA LEGA NORD DI SALVINI –

Non sono mancate altre stoccate dirette alla Lega Nord di Salvini: «Ad agosto di solito c’è chi la spara più grossa. Ho sentito la prosposta di un autorevole esponente di un partito che ha detto che vogliono bloccare l’Italia a novembre per tre giorni. Ma sono vent’anni che stanno bloccando l’Italia, oggi la scommessa è esattamente l’opposto». 

Salvini ha replicato via Facebook:

RENZI CHIACCHIERONE INCAPACE, cagnolino della Merkel.Dopo 18 mesi con lui e le sue amiche al governo, sono aumentate…

Posted by Matteo Salvini on Martedì 25 agosto 2015

 

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