La Germania apre le porte ai rifugiati siriani

Con una mossa inattesa l’Ufficio Federale per Migranti e Rifugiati (BAMF), ha diffuso una circolare interna che sospende la «procedura di Dublino» nei confronti dei siriani.

IL DESTINO DEI RIFUGIATI SIRIANI-LA GERMANIA ACCOGLIE I RIFUGIATI SIRIANI –

Secondo la circolare, datata il 21 scorso, anche le procedure già iniziati saranno cancellate e in questo modo la Germania diventerà lo stato membro responsabile per l’analisi delle loro richieste d’asilo. Ai siriani che arrivano in Germania quindi, non sarà più dato il «questionario di Dublino», ma saranno iscritti senz’altro nelle liste dei rifugiati in attesa del vaglio della richiesta d’asilo. Procedura che per siriani, eritrei e iracheni sono state in precedenza velocizzate.

LO STOP ALLA PROCEDURA DI DUBLINO –

Secondo quando previsto dalle procedure in questione, i migranti e i rifugiati sono affare del primo paese dell’Unione nel quale mettono piede, tuttavia le stesse procedure contengono la previsione, una «clausola di sovranità» per la quale un paese può decidere d’assumersi la responsabilità di vagliare le domande d’asilo delle persone presenti sul suo territorio, per le quali non sarebbe responsabile a norma delle regole convenute tra i paesi membri. Gli stessi accordi sui quali molti altri paesi europei fondano la pretesa che migranti e rifugiati siano cosa dei paesi di frontiera nei quali toccano terra al loro arrivo nell’Unione, come ad esempio l’Italia e la Grecia. Che se gli altri paesi europei dovessero seguire l’esempio tedesco sarebbero sgravati di un peso enorme.

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UN ESEMPIO PER L’EUROPA? –

La decisione tedesca, assunta senza fanfare e quasi di nascosto, a rivelarla è stato L’Asylum Immigration Database (QUI il documento) , è una gradita presa d’atto del fatto che i profughi sono un problema di tutti i paesi europei e in particolare di quelli dove più ambiscono stabilirsi, visto che nessuna forza o provvedimento al mondo può impedire loro di farlo. Oltre a essere la presa d’atto che rimandare i profughi nei paesi dell’Unione di provenienza ha lo stesso senso ed efficacia di ventilare il loro respingimento oltre i confini europei. Sarà interessante ora notare se tale decisione sarà condivisa anche da altri partner europei o se sarà in qualche modo pubblicizzata al termine del vertice franco-tedesco sull’immigrazione che si sta tenendo in queste ore.

 

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