Matteo Salvini e i condizionatori, due figuracce al prezzo di una

Matteo Salvini oggi ha cavalcato furiosamente la bufala della tassa sui condizionatori. Prima ha lanciato la falsa notizia con grande furore e poi, quando ormai da tempo molti gli avevano fatto notare che si tratta di una bufala, ha rilanciato dichiarando che la Lega si opporrà al provvedimento.

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La legge in realtà equipara gli impianti di condizionamento di potenza superiore ai 12 kW a quelli di uguale potenza adibiti al riscaldamento e prevede che siano sottoposti alle stesse verifiche e cure. Ma in un appartamento non arrivano nemmeno a 12 kW e i condizionatori domestici più diffusi tendono a stare attorno ai 2 kW di potenza. Niente tassa sui condizionatori domestici quindi, ma niente tassa nemmeno sugli altri, solo controlli obbligatori come per gli impianti di riscaldamento, ma non è finita qui.

salviniRilancio e raddoppio della figuraccia, infatti il decreto-legge 4 giugno 2013 sia stato convertito in legge dal Parlamento all’unanimità o quasi, anche con il voto compatto della Lega Nord.

E a questo punto non ci sarebbe da stupirsi se la Lega avesse votato anche in sede europea a favore della direttiva sul risparmio energetico, alla quale il nostro paese si è così adeguato. Se solo Salvini sapesse di che straparla o facesse lo sforzo di documentarsi, figuracce del genere potrebbe essere evitate con facilità, invece lui ne infila una dietro l’altra. Davvero uno statista.

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