Carlo Sarro, chi è il deputato accusato di favoreggiamento alla camorra

Corruzione aggravata dall’avere agevolato un’organizzazione camorristica. È questa l’accusa formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di un parlamentare, il 55enne deputato di Forza Italia Carlo Sarro.

CARLO SARRO, L’ACCUSA: FAVOREGGIAMENTO AI CASALESI –

Stamane i magistrati antimafia hanno inviato una richiesta di autorizzazione all’arresto dell’onorevole alla Camera dei Deputati. Si tratta di uno dei 13 provvedimenti eseguiti oggi dai carabinieri del Ros su richiesta della Dda nei confronti di esponenti e favoreggiatori del gruppo criminale Zagaria, una delle fazioni del clan dei Casalesi. Tra gli arrestati ci sono anche l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, l’ex consigliere regionale Angelo Polverino, entrambi eletti con il Pdl, e l’ex parlamentare dell’Udeur Tommaso Barbato, candidato non eletto alle ultime elezioni regionali nella lista Campania Libera in appoggio a Vincenzo De Luca.

 

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CARLO SARRO, IL CURRICULUM: DUE VOLTE IN PARLAMENTO –

Sarro è vicepresidente della commissione Giustizia e membro della commissione parlamentare Antimafia. Il suo nome è legato, tra l’altro, alla proposta di legge presentata in Parlamento dal 2013 per la sanatoria degli abusi edilizi. Nato a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, Sarro è un avvocato amministrativista, ed è alla sua seconda legislatura. In quella precedente ha ricoperto l’incarico di senatore. Alla Camera è stato eletto a marzo del 2013 nella circoscrizione Campania 2. Sarro è commissario straordinario Ato3.
L’Operazione Medea condotta dal Ros ha portato alla luce una serie di false denunce di estorsioni da parte di imprenditori locali contro il boss Michele Zagaria, al fine di presentarsi come vittime e non come parte del sodalizio criminale con l’intento di ripulirsi dai sospetti di legami con l’organizzazione camorristica. Inoltre, è stato scoperto un diffuso sistema corruttivo all’interno degli enti che gestiscono i servizi idrici della Regione Campania, l’elargizione di illeciti finanziamenti a esponenti politici locali e, infine, la dispersione di materiale informatico rinvenuto nel bunker di Zagaria il giorno della sua cattura e il suo successivo passaggio di mano in favore di esponenti del clan. Il giallo riguarda in particolare una chiavetta usb trovata e sequestrata nel bunker nel quale il 7 dicembre 2011 fu catturato il boss. Successivamente, secondo gli investigatori, vi furono passaggi del materiale informatico a favore di esponenti e fiancheggiatori dei Casalesi.

CARLO SARRO, LE REAZIONI: DURO IL M5S –

La richiesta di arresto per Sarro ha innescato dure reazioni da parte dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Il deputato pentastellato Andrea Colletti su Facebook, ha scritto: «Siamo stanchi di dover continuamente perdere tempo a votare le richieste di arresto di questa gente! C’è qualcuno che voterà ancora Forza Italia?».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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