Hacking Team hackerato, in piazza i rapporti con i regimi

Hacking Team è un’azienda italiana che si occupa di spionaggio informatico, già accusata di complicità, negate, con alcuni dei regimi più repressivi. Un gruppo di Hacker ha violato i suoi server e pubblicato tutto il loro contenuto.

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IL BOTTINO DEGLI HACKER –

Nei 450 gigabyte di dati che ora stanno fluendo sui torrent c’è di tutto. C’è la posta, ci sono i programmi, le fatture e persino la cronologia della navigazione sui siti porno di qualche dipendente di Hacking Team, azienda italiana che si occupa di spionaggio elettronico fornendo a governi e polizie gli strumenti e l’addestramento per praticarlo con successo.

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LE ACCUSE ALL’HACKING TEAM –

Già accusata da inchieste giornalistiche e dall’ONU di avere rapporti proibiti con alcuni dei peggiori regimi al mondo, l’azienda aveva decisamente negato. Ma giudicare dai documenti pubblicati anche sul suo stesso profilo Twitter, hackerato pure quello, sembra invece aver mentito all’ONU e a tutti. Almeno a giudicare dalla corrispondenza con il regime sudanese e con altri non molto più presentabili come l’etiope o quelli del Golfo.

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L’ACCUSA: VENDITE ILLEGALI A REGIMI CRIMINALI –

È bene ricordare che l’azienda milanese aveva smentito indiscrezioni giornalistiche e anche un apporto dell’ONU che denunciavano questi rapporti perché fare questo genere d’affari con questo genere di paesi è illegale, si tratta infatti di un’attività criminale a sostegno di regimi che non rispettano minimamente i diritti umani, per questo messa al bando dalle leggi internazionali e nazionali. Ovvio quindi che l’azienda abbia smentito su tutta la linea, meno ovvio che invece i dati pubblicati qualche ora fa sembrino testimoniare che l’azienda ha mentito sia al pubblico che alle autorità con le quali si è interfacciata.

IL FUTURO DI HACKING TEAM –

Non è ancora chiaro quanti danni farà all’azienda la pubblicazione dei dati che le hanno sottratto, quello che invece è abbastanza chiaro è che la sua reputazione è stata minata forse in maniera irrimediabile. I governi che si servono di servizi del genere pretendono riservatezza e sicurezza e non gradiscono vedere gli affari loro messi in piazza, per non dire di quanto questa incursione informatica abbia messo in dubbio la qualità stessa dei servizi informatici, un’azienda che opera in un settore tanto sensibile e che si fa bucare da anonimi smanettoni in questo modo, rischia di valer poco agli occhi dei clienti, potenziali e no.

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