Arriva la gallina da terrazzo

02/01/2012 di Redazione

La nuova moda da Parigi, annuncia Libero

Libero ci racconta una storia veramente divertente, quella di un inedito animaletto da coccole:

Una gallina da compagnia. Questa volta non parliamo di signore e signorine dalla bellezza stucchevole che appena aprono bocca dimostrano di avere il cervello di una gallina e quando ridono sembra che abbiano fatto l’uovo. Senza offesa per l’animale. Da Parigi, città tra le più belle del mondo, capitale della moda e delle tendenze più chic, attenta alla qualità della vita, arriva una sana «mania»: la gallina da terrazzo, meglio se di razza nana. Da allevare e accudire come un animale domestico: metà dei francesi ne possiede uno. Sono più di 18 milioni i cani e i gatti nelle case e 25 milioni i pesci rossi. Ma è la gallina ovaiola a cresta bianca, più graziosa di quella tipica di colore marrone che si vede nelle aie delle fattorie, la protagonista di questa nuova moda.

UTILE E DILETTEVOLE – Il volatile farà anche le uova? E se sì le useremo per la colazione o ci affezioneremo ai cuccioli del nostro animaletto da compagnia?

Come dire, se non possiamo vivere in campagna, cerchiamo almeno di fare il possibile, eanche l’impossibile, per avvicinarci alla natura. I francesi, tra l’altro sono stati i primi a coltivare l’orto sul balcone. Una passione che permette di far crescere piante da cucina per nutrirsi in modo sano e biologico. È quel richiamo ai sapori di una volta, ha fatto arrivare la gallina sul balcone: vuoi mettere il piacere di raccogliere uova fresche ogni giorno. I francesi non finiscono mai di stupirci, persino Woody Allen ne è rimasto affascinato. A Parigi ha ambientato il suo ultimo film con una “macchina del tempo”che trasporta Gil (il protagonista, Owen Wilson) nella città artistica e letteraria degli anni Venti. Madame Claire è stata tra le prime a volere una gallina per amica. Lei vive in una casa con piccolo giardino a Montmartre, quartiere centrale di Parigi e il suo animale domestico, dalle uova fresche ogni giorno, è davvero fortunato: vive sull’erba.

IL GALLO NO – E ora arriviamo alle controindicazioni:

I vicini non protestano e i bambini sono felici come se avessero un cane o un gatto. Non solo. Si scopre che una gallina mangia 200 chili di rifiuti organici all’an – no. Uno smaltimento naturale di tutto rispetto. Quella che per Claire sembrava un’idea originale è diventato un business per una delle più grosse catene di negozi di giardinaggio francese, Truffaut, con diversi punti vendita nella capitale: ha venduto 20 mila pulcini e galline ovaiole, soprattutto negli ultimi mesi del 2011, destinate a clienti residenti nei centri urbani, non nelle campagne. Più del 50 per cento rispetto al 2010. Un record di vendite esteso anche all’azienda alsaziana Eco-poule che ha fabbricato e venduto più di 30 mila mini pollai in kit al prezzo di 200 euro l’uno. La maggior parte destinati a Parigi, ma anche a Tolosa (Sud) e a Amiens (Nord). Alcune società giocano persino sul design del pollaio fai-da-te e lo vendono su Internet a prezzi concorrenziali. Intanto sta per uscire in Francia il libro Et si j’elevais une poule (in italiano: e se allevassi una gallina) di Michel Audureau. Primo consiglio dell’esperto: limitarsi ad allevare galline, severamente vietato portare sul terrazzo i galli. Il canto alle 5 del mattino non è di moda.

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