Roma al collasso: così i migranti dormono alla stazione Tiburtina

Così i migranti dormono alla stazione Tiburtina: una città spezzata e travolta dalle inchieste giudiziarie, la macchina della solidarietà impantanata, gli accordi di Schengen sospesi per il G7 in Germania, un combinato disposto incrociato che sta portando Roma al collasso. Ne è testimonianza la situazione nell’hub mezzi della seconda stazione della Capitale, dove da alcuni giorni somali, eritrei e libici dormono sotto gli alberi e sui marciapiedi, trasformando il parcheggio in un campo a cielo aperto.

MAFIA CAPITALE, MIGRANTI ALLA STAZIONE TIBURTINA

La cronaca di Roma del Messaggero dà conto della situazione alla Stazione Tiburtina, diventata “una piccola Lampedusa”. E’ da lì che, racconta il Messaggero, partono le corriere che portano di solito i migranti in Germania, da parenti, amici, verso un destino migliore.

Da lì si parte con i pullman (regolari e non) per raggiungere la frontiera con l’Austria per poi arrivare in Germania, una delle mete dei migranti che una volta sbarcati in Sicilia cercano di sfuggire al sistema di identificazione e proseguire il loro viaggio in condizioni estreme. Fino al 15 giugno Berlino ha sospeso l’accordo di Schengen che consente la libera circolazione di cose e persone in Europa. “Per impellenti necessità di misure di sicurezza” a causa del G7 che si è svolto a sud di Monaco di Baviera si legge in una nota del ministro dell’Interno tedesco, Karl Ernst Thomas de Maizière. E centinaia di rifugiati hanno trasformato il parcheggio di Largo Mazzoni in un campo profughi improvvisato: panni stesi, bisogni in strada, cartoni per dormire, tante donne e bambini che provano a sopravvivere in strada.

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La situazione, venuta su dal nulla in pochi giorni, è già al collasso.

I fotogrammi di una giornata a Largo Mazzoni e in via Pietro l’Eremita sono tremendi. Raccontano di una baraccopoli improvvisata, dei bisogni fatti in strada, di rifugiati che provano a lavarsi alle fontanelle. Iniziano a esserci anche problemi igienici con il caldo che attanaglia le giornate in strada di centinaia di profughi. Tra loro ci sono anche alcuni degli immigrati che settimane fa sono stati sgomberati da via delle Messi d’Oro (zona Ponte Mammolo), sempre nello stesso municipio, il IV. Alcuni sono stati accolti in strutture di emergenza, altri sono ancora in strada e si sono uniti ai rifugiati che da giorni sono accampati a ridosso del parcheggio.

In strada c’è la Croce Rossa a fare la sua parte.

“Abbiamo inviato assistenza per i transitanti a Largo Mazzoni, so che anche le parrocchie della zona si stanno mobilitando per aiutarli, c’è bisogno di tutto: di assistenza sanitaria, di acqua e cibo, i nostri volontari si stanno già organizzando”

 

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