Mafia Capitale, perché Daniele Ozzimo è accusato di corruzione

Mafia Capitale, perché Daniele Ozzimo è accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul Mondo di Mezzo guidato da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi? L’esponente del Partito Democratico, particolarmente legato al mondo della cooperazione sociale, secondo i pubblici ministeri, era divenuto un terminale più che consapevole dell’organizzazione guidata dall’ex terrorista dei Nuclei Armati per la Rivoluzione. Ozzimo, dimostrano le intercettazioni, aveva contattato Buzzi perché lo aiutasse a gestire una situazione che era diventata abbastanza esplosiva: in cambio, teorizzano i Pm, di vantaggi illeciti per il sistema delle Cooperative 29 Giugno, che facevano capo appunto al braccio economico di Mafia Capitale.

MAFIA CAPITALE, LE ACCUSE A DANIELE OZZIMO

Secondo l’ordinanza di custodia cautelare che manda Daniele Ozzimo agli arresti, l’ex assessore ai servizi sociali di Roma Capitale attiva il Buzzi in quel del novembre 2013, e chiede a lui quale intermediario privilegiato del mondo delle cooperative romane, di intercedere per la coop Deposito Treni San Lorenzo, “oberata di debiti, assillata dalla necessità di dover pagare cambiali, con asset invenduti costituiti da 14 appartamenti in zona Case Rosse – Settecamini” e che ha una cambiale in scadenza: servono 150mila euro liquidi cash in breve tempo; in cambio Buzzi avrebbe preteso, e Ozzimo avrebbe accordato per le vie brevi, la proroga della convenzione comunale per la gestione dei servizi dell’emergenza abitativa, concordando un prezzo di 2,40 €, molto favorevole per il Buzzi.

S: Salvatore BUZZI

SC: Sandro COLTELLACCI
S: cioè qua praticamente, ci hanno chiamato oggi pe, per dare una mano a sta cooperativa,
pensavamo che c’avesse un po’ de febbre invece c’ha il febbrone perché c’hanno una cambiale in scadenza, cambiale in scadenza il 31 ottobre, quindi già scadute, che se non le pagano entro venerdì, eh… vanno in protesto, con tutte le conseguenze del caso, e stamo a parlà di centocinquantamila euro
S: eh… l’intervento è quello sulla quale MAGRINI investe, capito? allora so’ andato de corsa giù in Asses… proprio so’ stato giù de corsa poi in Assessorato, dopo il dentista, ho parlato prima da Paolo (DI NINNO, ndr), so’ andato fuori, poi so’ andato ad acchiappà Daniele (OZZIMO, ndr), l’ho preso ai margini della Giunta. Allora, l’accordo grosso modo sarebbe questo: loro ce fanno, ce proseguono la convenzione a ventiquattro euro e cinquanta e trenta, senza sconto senza niente, per fare l’emergenza abitativa sotto forma di case alloggio, appartamenti alloggio quella roba che c’ha in testa lui, no?
SC: si
S: utilizzando in parte i fondi della Regione, vediamo un po’ se domani riescono a chiedere, e noi in cambio, e noi in cambio, insomma prende’ appartamenti in affitto…. compriamo degli appartamenti!
SC: senti, ma in cambio di centocinquanta, qual è il beneficio o l’opzione per noi?
S: che tu opzioni gli appartamenti, no? Loro c’hanno quattordici appartamenti invenduti il piano di zona di trentadue appartamenti, diciotto so’ venduti e quattordici no, tu opzioni iquattordici dandogli i soldi e quindi…

Il sistema che mettono in piedi Ozzimo e Buzzi, evidenza del “sinallagma corruttivo”, si sostanzierebbe secondo i Pm come segue: l’assessore Daniele Ozzimo si interessa dei destini della Coop San Lorenzo, che versa in situazioni finanziarie pessime, proponendo a Buzzi di investire centocinquantamila euro cash, in cambio dell’opzione sugli appartamenti della stessa cooperativa. Ma Buzzi chiede e ottiene, inoltre, la proroga della convenzione per la gestione dei servizi di emergenza abitativa a canone altissimo. Quindi per Buzzi un doppio vantaggio: la proroga dei servizi a canone astronomico per lui, in danno dei cittadini; e l’opzione sugli appartamenti, ottenuta per le vie brevi.

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MAFIA CAPITALE, BUZZI: “SIAMO D’ACCORDO”

Buzzi stesso conferma questa ricostruzione, con tono peraltro particolarmente gradasso.

Buzzi: la cosa… la cosa segreta che nessuno deve sapere perché sennò diventa quasi un reato è che noi abbiamo fatto un’operazione di salvataggio della cooperativa DEPOSITO COOPERATIVA SAN LORENZO, impegnandoci a comprare 14 appartamenti.. per un totale..32..32 appartamenti a (inc)
stamo costruendo.. ne avemo venduti 18 e 14 noi.. se non intervenivamo noi falliva.. questa è la cooperativa più antica di Roma…quindi c’ha chiamato Lega coop c’ha chiamato..(inc) pure con OZZIMO (Daniele, ndr), MAGRINI (Guido MAGRINI, ndr) ha trasferito 7milioni e 2 a Ozzimo.. (inc) ha dato 7milioni e 2 al Comune di Roma.. noi abbiamo fatto questa cosa a patto che… (la conversazione viene interrotta da alcune telefonate, ndr) OMISSIS
S: allora…che cazzo stavo dicendo…ahh questa cosa qui noi l’abbiamo fatta con l’impegno che la nostra convenzione che è molto cara.. noi semo quelli che so’ pagati più de tutti.. hai visto lo scandalo dell’emergenza alloggiativa? noi siamo quelli pagati più de tutti…noi abbiamo detto.. <benissimo, la facciamo se ci resta la Convenzione a questi patti in condizione.. perché, se tu me la lasci o me l’abbassi, non posso più comprarmi casa…> Noi abbiamo firmato un impegno di 4 milioni di euro e quindi siamo rimasti d’accordo con MAGRINI e co OZZIMO che andava…quindi noi dobbiamo avere la garanzia che OZZIMO ci è esoso però che Ciminelli (Luigi
CIMINELLI, Direttore del Dipartimento Politiche Abitative, ndr) trasmette a Cime… non dico (inc) questo penso che non glielo può dire però Ciminelli per noi.. a noi ce deve rinnova’ la Convenzione e non ce deve rompe il cazzo.. punto. Questa è la prima cosa!

L’affare viene chiuso il 21 novembre 2013 con il versamento di 125mila euro da Buzzi, rappresentante delle coop Eriches 29, alla Cooperativa San Lorenzo. Il 20 dicembre Buzzi ottiene la proroga dell’appalto gestione servizi, e la dinamica corruttiva, dicono i pm, può dirsi realizzata; lo stesso appalto, secondo i magistrati, viene più e più volte rinnovato – o meglio, “non interrotto” – con determinazione autonoma di giunta proveniente dallo stesso Ozzimo.

“Le indagini svolte hanno evidenziato che non vi è stata una convenzione unitaria relativa a tutta l’emergenza alloggiativa, ma vi sono state una serie di proroghe, pudicamente definite “non interruzioni” , dei servizi in essere con determinazioni dirigenziali, orientate da atti d’indirizzo e d’impulso della giunta di Ozzimo nella sua qualità di assessore.

Quali responsabilità e quali utilità avrebbe ricevuto in cambio della dinamica corruttiva l’assessore Daniele Ozzimo?

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MAFIA CAPITALE, IL RUOLO DI DANIELE OZZIMO

I Pm nei suoi riguardi utilizzano parole durissime.

Le indagini svolte hanno evidenziato che l’indagato, sia nel periodo in cui era semplice consigliere comunale di minoranza , sindaco Alemanno, sia nel periodo in cui è stato consigliere comunale di maggioranza e assessore nella giunta Marino, ha messo a disposizione di Buzzi la sua funzione verso il corrispettivo di utilità a contenuto economico, costituendo una delle tessere di quella trasversalità corruttiva che ha caratterizzato l’azione di Mafia Capitale nell’ultimo lustro. (…) Il tema della proposizione accusatoria si decompone in due distinte serie di eventi: la costante erogazione a Ozzimo di utilità a contenuto economico; l’asservimento della funzione di costui e il compimento di specifici atti del suo ufficio, connotato da un sinallagma corruttivo.

Innanzitutto, le intercettazioni dimostrerebbero che sarebbe stata assunta una ragazza segnalata da Ozzimo in una delle cooperative di Buzzi, come operatrice di servizi al Bioparco. Da quando è assessore, Ozzimo – dice lo stesso Buzzi intercettato – ha poi davvero di che “guadagnarsi lo stipendio”.

“E’, tuttavia, con la nuova amministrazione comunale che Ozzimo riesce a guadagnarsi al meglio lo stipendio, a usar le parole di Buzzi. Egli, anzitutto, come evidenziato nel paragrafo relativo alle corruzioni per la proroga della convenzione sull’emergenza alloggiativa, ha avuto un ruolo primario nella costruzione del meccanismo che ha portato, attraverso l’uso di risorse pubbliche, al salvataggio della cooperativa Deposito Locomotive San Lorenzo.

Dopodiché l’attività di lobbying di Ozzimo fu intensa anche sul piano della sua attività di consigliere.

Già nel periodo in cui Ozzimo era consigliere di minoranza si rileva la sua partecipazione ad atti illegittimi e favorevoli alla consorteria di Buzzi, come la partecipazione alle delibere che riconoscevano debiti fuori bilancio. In particolare, dalla documentazione acquisita emerge che egli ha partecipato alle delibere del 9/10 aprile 2013, che ha approvato i debiti fuori bilancio, interessanti le cooperative di Buzzi, in relazione al 2012 Attività che non era limitata alla partecipazione delle delibere, ma si estendeva alla creazione del consenso politico e istituzionale, dentro e fuori il suo partito, per i passaggi consiliari del riconoscimento del debito “

La partita del riconoscimento del debito extrabilancio è importantissima per Salvatore Buzzi, perché grazie al debito il sistema delle sue – e delle altre – cooperative romane attive nel sociale può tornare a finanziarsi; per l’approvazione del debito extrabilancio, Buzzi è disposto a darsi da fare moltissimo, oliando tutti i meccanismi necessari dalla Regione fino ai Municipi, se necessario.

Foto copertina: Daniele Ozzimo / Facebook

 

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