Isola dei Famosi: la trasmissione più brutta dell’anno

L’isola dei Famosi più brutta che si possa ricordare. La più volgare, senza dubbio. La più voyeur che sia passata sui nostri schermi. Ma di un voyeurismo diverso da quello al quale ci siamo abituati in questi anni di tv trash, quello tipico da buco della serratura; qui ci troviamo davanti ad una vera e propria esibizione di corpi e cattivo gusto.

Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Un’edizione quella del 2015, in cui gli autori dell’isola dei famosi hanno deciso di “ravanare” direttamente nel cestino della spazzatura “elevando” il trash a programma televisivo di quattro ore.

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Il porno attore, la spiaggia dove si vive nudi, le bellocce con le tette rifatte, le battute volgari e i doppi sensi a go go.

Ieri sera alle 21.50 si parlava allegramente di disfunzione erettili (riferite a Rocco Siffredi), il tutto sollecitato da una Alessia Marcuzzi, che è ormai un pallido ricordo di quella simpatica conduttrice che abbiamo imparato a conoscere alle Iene o a Fuego!.

Non un’idea in questo reality, in cui tutti vengono definiti “vincitori morali“, da Alvin, l’inviato che nessuno conosce, a Rocco Siffredi dilaniato dai rimorsi per non essere stato un buon marito, e che ora annuncia di essere pronto a lasciare il Porno. Talmente poco credibile, in questo ruolo il nostro Rocco, che i televotanti hanno sbattuto fuori dall’Isola non una ma ben due volte.

Probabilmente il peggior programma della stagione televisiva questa Isola dei Famosi, talmente brutta, che avremmo preferito vedere la sessantaseiesima edizione del Grande Fratello non andata in onda.

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Eppure, dato d’ascolto alla mano, l’Isola è stato un successo di pubblico. Inspiegabile tanto successo in mezzo a cotanta bruttezza. Ci viene da pensare – visto anche il successo del Sanremo di Carlo Conti, che i telespettatori della tv generalista italiana si stiano abituando al brutto. Al falso. Allo stereotipato. Sostituendo la leggerezza con il pecoreccio, la spensieratezza con il pressappochismo, l’evasione con la superficialità.

Perché ci si può divertire con una tv popolare ma di qualità come quella di Tale e Quale, ci si può rilassare e informare con la tv di qualità ma non seriosa come Gazebo, ci si può svagare con Italia’s got Talent, senza rimestare nella spazzatura come si è scelto di fare.

Ecco, preferiremmo una tv con una qualche idea. In questo caso non se ne è vista traccia

 

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