Expo: ecco i mirabolanti errori della traduzione inglese e francese

Do you speak Expo? Frasi lunghe, contorte ed errori maccheronici: questa la versione inglese del sito dell’Expo2015 che lascia perplessi non pochi madrelingua oltremare. Del caso ne parla oggi il Messaggero:

Un grande evento che diventa un “grand event”, ossia “grandioso, superbo”, più Royal Weeding che conferenza sul turismo, e in cui la partecipazione di Pietro Galli e dello chef Ugo Alciati è annunciato con un misterioso “partecipating”. Parole italiane tradotte a orecchio e modi di dire che, com’è ovvio, in un’altra lingua suonano assurdi.

Eppure lo staff Expo garantisce che le traduzioni sono state eseguite da «3 traduttori madrelingua (2 inglesi e 1 francese)».

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EXPO: ERRORI IN INGLESE E FRANCESE – Alcuni orrori però, nonostante le segnalazioni, rimangono. Ecco qui alcuni punti critici segnalati da il Messaggero:

expo errori inglese
What can you eat in space? Some food yes some foods no (Come si mangia nello spazio? Cibi sì e cibi no)

E qui sotto alcuni segnalati dal Corriere della Sera, in un pezzo di qualche giorno fa. Un esempio? «Albanese looks backstage at the communication campaign of Expo Milano 2015» ovvero la campagna di comunicazione Expo avrà la «voce»dell’attore Antonio Albanese. Peccato che l’espressione «looks backstage» non la conosca nessuno. L’errore è già sparito dalla pagina. Rimane, ahimè, nell’url.

expo errori inglese 2

Non se la cava bene neanche il francese. Sempre il Corriere segnala:

I rendez-vous internationals (o internationaux se si vuole alla francese) diventano «internationales», gli accenti cambiano verso. Anche lo sconto sul biglietto d’ingresso, une remise , diventa un remise , come fosse «la sconta».

Man mano che i quotidiani scovano pecche il sito viene riaggiornato. Perché, come sottolinea il Corriere, per Expo «not only is it an exhibition but also a process». Magari al posto di “process” (metodo aziendale/prassi) – sottolinea la traduttrice interpellata dal Corriere della Sera – sarebbe stato meglio “experience”.

To be continued? Speriamo no.

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