Quelli che curano il cancro con il bicarbonato e altre miserabili storie

Ouverture, David Gramiccioli, Massimo Mazzucco e le tecniche più comuni di propagazione di una bufala


La trasmissione Ouverture di David Gramiccioli, in onda su Radio Ies, oggi ospita un’intervista a Massimo Mazzucco, che viene presentata dal conduttore su Facebook con queste sobrie parole:

Il dottor Tullio Simoncini, quello che cura ( semplificazione per i dotati d’intelletto ) il cancro con il bicarbonato . Mi dice che vuole contattare personalmente i pazienti che sono guariti grazie alla cura Simoncini e fare dei video con i quali raccontare queste storie al mondo intero . Promessa mantenuta.
Ieri, giovedì è il giorno in cui il mio giornalista investigativo preferito Massimo Mazzucco interviene in radio , passa un saluto per il dottor Simoncini , fugace come le speranze di Maurizio che torna tuttavia a crederci di poter vincere la durissima lotta contro il cancro proprio grazie al medico viterbese e alla sua cura .
E’ sempre giovedì, lo stesso di ieri e mi linkano in skype un articolo preso da Giornalettismo e scritto da un tal John , sembrerebbe giornalista per passione , ma a tempo pieno di sicuro fa il poliziotto , dicono sia di Bari , il nome lo tradiva in partenza … John , tipico nome barese .

Un po’ confuso, il discorso. In realtà l’articolo di John parlava soprattutto di altro, ovvero di una querela di Intersos a Mazzucco che però non gli è stata notificata perché il querelato, dopo aver raccolto denaro attraverso il suo sito per la difesa in tribunale, risultò trasferitosi a Parigi. E allora, animati da spirito autenticamente precisatorio, decidiamo di raccontare per bene quella storia, che nell’articolo di John Battista – americano di nascita e italiano per amore, e oggi sostituto commissario in servizio presso la Squadra Mobile di Bari e segretario provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia – era rimasta un po’ in sordina. E’ una storia brutta, condita da una morte e una condanna in primo grado per omicidio colposo. E i morti non si dimenticano facilmente.

SEMPLIFICHIAMO UN PAR DI PALLE – Dovete sapere, ad esempio, che il complottista e il truffatore, d’abitudine, non mentono: semplificano. Quando loro dicono che il cancro si cura via email con il bicarbonato, lo dicono. Poi, quando arrivano le condanne penali, affermano che stavano “semplificando”. Ma semplificare la morte dimenticandosela, qualche volta, è complicato. E allora cominciamo senza semplificare: Tullio Simoncini è un ex medico radiato dall’Ordine e condannato per frode e omicidio colposo. Il suo caso ha avuto una alta rilevanza mediatica perché è stato oggetto persino di un paio di servizi di Striscia la Notizia, firmati dal l’inviato Jimmy Ghione, in cui si parla di un medico radiato per aver usato il bicarbonato allo scopo di curare il cancro. La condanna per omicidio, scriveva all’epoca il Corriere della Sera, venne comminata: “per aver provocato la lacerazione dell’ intestino a un malato terminale. Sedici mesi, inoltre, l’ imputato dovrà scontarli per aver truffato due pazienti insieme al fratello Angelo, anch’ egli medico. Il giudice ha invece assolto Simoncini dall’ accusa di aver determinato la morte dei due malati raggirati, con la formula «perchè il fatto non sussiste». Sessantamila euro la provvisionale assegnata ai congiunti che si sono costituiti parti civili”.

COSA E’ SUCCESSO – Racconta ancora il Corriere:

Il primo caso finito nell’ inchiesta del pm Giuseppe Andruzzi è quello di Massimo Civetta, uno degli ideatori di Radio Globo, ucciso a 34 anni da un carcinoma all’ intestino. Un tumore scoperto in ritardo, un calvario da un ospedale all’ altro finchè, raccontano Di Feo e Drogheo, legali dei familiari, «i medici alzarono le mani». Fu allora che i Civetta, disperati, si rivolsero a Simoncini. E l’oncologo, in cambio di 400 euro, tentò il miracolo: con un’ iniezione a base di bicarbonato di sodio, miscelato ad acqua, perforò la massa tumorale. L’ effetto non fu quello sperato: la sera dopo, 8 febbraio 2002, il giovane morì con l’ intestino perforato, tra dolori lancinanti. «Anche la consulenza della procura – spiega il difensore del medico, l’ avvocato Cesare Piraino – non ha escluso che la lacerazione sia stata prodotta dal cancro. Purtroppo a Civetta restavano pochissimi giorni di vita, c’ era un’ emorragia in corso fin dal 6 febbraio. I nostri consulenti hanno sostenuto che era impossibile perforare l’ ansa intestinale con l’ ago utilizzato da Simoncini, un ago di tipo comune, acquistato in farmacia, lungo soltanto tre centimetri».

E spiega:

Poco tempo dopo, le altre due vittime: Maria Grazia Canegrati, di Milano, uccisa il 1° marzo 2002 da un adenocarcinoma, e Grazia Cicciari, di Milazzo, morta il successivo 15 novembre per un tumore ai polmoni. Sono i due casi che hanno fatto guadagnare a Simoncini l’ assoluzione dall’ accusa di omicidio colposo, ma il giudice ha condannato il medico, insieme al fratello, per truffa aggravata. La perizia collegiale, secondo l’ avvocato Piraino, «ha escluso che la cura abbia determinato il decesso delle pazienti», ma ciascuna di loro ha speso circa 7.500 euro per l’ inutile cocktail di acqua e bicarbonato somministrato nella clinica «Madonna della fiducia», all’ Appio, dove Simoncini faceva ricoverare i malati terminali che si affidavano alle sue mani.

IL CANCRO E’ UN FUNGO? – Il cancro è un fungo, oppure i funghi aiutano il cancro a vivere meglio? Per la risposta ci affidiamo non a un sedicente santone spuntato nell’internet a propagandare balle di cui non capisce niente non essendo un esperto, ma a un medico non radiato dall’Albo, Salvo Di Grazia: “Chirurgo, ginecologo, lavoro in un ospedale pubblico”, dice presentandosi sul suo blog, dove tra le altre cose ospita un elenco dei regali ricevuti dalle case farmaceutiche:

– 2 blocchetto di post-it – 1 contenitore da tavolo in cartone di post-it – 16 penna in plastica con il nome di un farmaco – 1 astuccio “porta pillole contraccettive” in similpelle – 2 agenda tascabile: 2010, 2011 – 3 confezione di salviettine disinfettanti – 1 portachiavi in plastica con nome di un farmaco – 1 flacone di liquido disinfettante per le mani – 8 blocchetti di carta per appunti – 2 pennetta USB con scheda tecnica di farmaco – 1 calendario da tavolo 2011

(tanto per spiegarvi il carattere). Di Grazia oggi ha piacere di parlare della storia che lo lega a Simoncini, anche se avverte che da quando ha cominciato a farlo gli accadono fatti strani: “Ricevo minacce via mail, via lettera (non dai personaggi che cito nel mio blog). Spesso si tratta di sostenitori di quelle teorie, che mi gridano di smetterla di criticarle. Una volta mi è capitato persino di trovarmi ad essere pedinato, nell’ospedale in cui lavoro”. Al telefono chiediamo a Di Grazia perché si è interessato del caso Simoncini. “Grazie a Massimo Mazzucco. Ho visto tre anni fa su Luogocomune.net un video dove si affermava che era possibile curare il cancro via email, presentando il caso di una paziente che si era rivolta a Mazzucco ed era guarita”. Spinto da curiosità professionale, insieme a un collega comincia a visionare il filmato e poi a studiare il caso. In breve apprende che la storia è falsa, e ha l’ardire di scriverlo sul forum del sito di Mazzucco. Il risultato? “Mi ha bannato immediatamente dicendo che non tollerava chi parlava male della teoria di Simoncini. Questo provocò una rivolta tra i suoi utenti, con alcuni che abbandonarono il forum per protesta vista la palese assurdità della decisione. A quel punto ho deciso: ho creato un blog, Medbunker, e mi sono dedicato alla confutazione sistematica delle balle di Simoncini”.

 

LA TEORIA DEL BICARBONATO – Ecco la sua descrizione della teoria di Simoncini:

Simoncini ha teorizzato che la causa unica e necessaria di tutti i tumori (maligni e benigni) è la CANDIDA ALBICANS un fungo presente in tutti gli ambienti terrestri ed anche normalmente nel nostro organismo. La candida sarebbe la causa anche di altre malattie quali il diabete, la psoriasi e la sclerosi multipla.

Ed ecco il pensiero di Simoncini sul cancro:

Le metastasi sarebbero colonie di funghi che si staccano dalla colonia principale per essere trasportate a distanza. L’ex medico però non spiega come possa fare una colonia di candida ad entrare in un vaso sanguigno per essere trasportata a distanza. Le attuali conoscenze sulle neoplasie invece spiegano benissimo, anche se non completamente, quali sono i principali meccanismi di diffusione dei tumori.
L’ex medico dichiara di poter guarire con il bicarbonato circa il 90% dei malati (ha anche dichiarato di poter curare il 99% di malati non terminali) che ricorrono a lui. Solo i tumori alle ossa e quelli ematici risponderebbero male alla sua terapia. In diverse occasioni ha affermato di curare in un giorno o in pochi giorni al massimo, molti tumori maligni. Paragona l’azione del bicarbonato a quella dell'”acqua calda sul ghiaccio”.

E LA PRASSI – A parte che non è vero che quella malattia è sempre presente in chi ha il cancro, per sua stessa ammissione Simoncini ha dichiarato di non aver mai cercato la candida nei tumori e non ha mai pubblicato dati scientifici o statistici sui risultati ottenuti:

E già questo dovrebbe concludere un dibattito che va avanti da anni. E soprattutto, viene a rispondere a chiunque, poniamo il caso, mettiamo che, nella misura in cui, venga in mente di dire che qui si stava parlando per semplificazione. Simoncini ha ammesso di aver praticato la propria cura con l’intenzione di curare un paziente (malato terminale), ha preteso di essere pagato per delle iniezioni di bicarbonato di sodio: ovvero qualcosa che, direbbero i nemici delle multinazionali senza se e senza ma, “esiste in natura e non può essere brevettato, quindi le aziende farmaceutiche ci perdono, se funziona”. A parte che tutto ciò non è vero:

E’ vero infatti che non è brevettabile una sostanza esistente in natura ma lo è il suo “uso” particolare. Non si può brevettare il salice ma il suo uso come antifebbrile sì (vedi Aspirina), non si può brevettare il profumo di un fiore ma il suo uso come deodorante per ambienti sì. Il bicarbonato come anticancro (se realmente funzionante) si potrebbe brevettare senza problemi. Proviamo ad immaginare i guadagni stratosferici dell’azienda che, brevettando la cura per il cancro, venderebbe miliardi e miliardi di confezioni di bicarbonato, anche ad un prezzo bassissimo. Ulteriore prova della falsità di questa informazione è che vi sono anche dei farmaci chemioterapici che derivano direttamente dalla “natura”, come la Vinblastina e la Vincristina (dalla pervinca, un fiore) o il Taxolo che deriva dal tasso (un arbusto). Brevettati, venduti, usati, anche se “naturali”.

Anche se lo fosse, che le multinazionali del farmaco siano cattive e per questo osteggino il bicarbonato come cura anticancro è un’affermazione priva di prove a sostegno. Il fatto che, nonostante si trovi in natura, invece qualcuno si sia fatto pagare bei soldi per somministrarlo a due malate è invece provato davanti a un tribunale della Repubblica. Il resto sono chiacchiere. E le chiacchiere, si sa, se le porta via l’etere.

PAROLE, PAROLE, PAROLE – Di Grazia si è chiesto quale fosse il legame tra Massimo Mazzucco, detentore del sito Luogocomune.net, e Simoncini: “Inizialmente pensavo fosse zero, poi mi sono reso conto che il webmaster del sito del “medico” era Mazzucco stesso. E’ anche strano che la mail con cui si invitava chi fosse interessato alla cura del bicarbonato a scrivere una mail che portava il suo nome e cognome”, anche se questo può voler tutto e niente. “Poi il libro che Mazzucco ha scritto, nel quale presentava uno dei casi di Simoncini, con tanto di Dvd. Quando qualcuno gli chiese conto del legame, sul suo forum Mazzucco non smentì di aiutare Simoncini: ‘che male c’è?’, rispondeva. Dopo tre giorni dalla presentazione pubblica nel forum dell’obiezione, però, il sito di Simoncini è stranamente scomparso”. E’ importante anche notare le date. Il sito di Mazzucco data l’articolo intitolato “Cura il cancro via email” 28 gennaio 2009. Simoncini era stato condannato per omicidio colposo e truffa il 21 maggio 2006.

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