Mafia a Roma, trenta arresti: scoperto il codice dei riti segreti

Mafia a Roma, 30 arresti nell’ambito delle operazioni contro una delle ‘ndrine della ‘ndrangheta operante nella Capitale. Le forze dell’ordine della Squadra Mobile di Roma e della Guardia di Finanza hanno sequestrato 600 chili di cocaina e hashish e diverse armi da fuoco. Ma, scrivono gli organi di stampa, il sequestro più importante risulta essere quello del cosiddetto “Codice di San Luca”, un libro che contiene i rituali di affiliazione alla ‘ndrangheta e della cui esistenza quasi si dubitava. Per gli inquirenti risultava essere un testo “sospeso fra verità e leggenda”.

MAFIA A ROMA, GLI ARRESTI – Scrive il Corriere della Sera nella sua edizione romana che agli arrestati “la Direzione distrettuale antimafia di Roma contesta diversi reati, tra cui l’omicidio di Vincenzo Femia, ucciso il 24 gennaio 2013 proprio perché, secondo gli inquirenti, si era opposto alla costituzione di una cellula della ‘ndrangheta nella Capitale”. Fernia era uno dei principali referenti della criminalità reggina a Roma e si stava opponendo alla crescita di una nuova unità mafiosa rivale; vengono contestati inoltre “alcuni ferimenti con armi da fuoco ed episodi estorsivi”, ma tutto parte dall’assassinio di Femia, originario appunto del paese calabrese di San Luca. Il suo killer, Gianni Cretarolascrive Repubblica, catturato dalle forze dell’Ordine è diventato un collaboratore di giustizia.

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MAFIA A ROMA, IL CODICE DI SAN LUCA – Gli esperti hanno passato dei giorni a decifrare le pagine del “Codice di San Luca” che descrive nel dettaglio i rituali segreti dell’affiliazione alle cosche. Cretarola, visto il lavoro degli inquirenti, ha completato il quadro, raccontando della sua iniziazione nel carcere di Sulmona: “Per il battesimo ci vogliono cinque persone, non di più non di meno ma nella calzoleria ce n’erano solo due, oltre a me. Gli altri erano rappresentati da fazzoletti annodati”. Si consacra il locale e segue l’offerta di sangue: “È il novizio che deve pungersi da solo: se non ci riesce al terzo tentativo, l’auspicio è pessimo e bisogna rinviare di sei mesi, ma la mano di Cretarola è ferma e il sangue scorre”. Dopo il battesimo il neo-affiliato giura “di rispettare le regole sociali, di rinnegare madre, padre, fratelli e sorelle, di esigere e transigere centesimo per centesimo. Qualsiasi azione farai contro le regole sociali sarà a carico tuo e discarico della società”. Così Cretarola diventa affiliato alla mafia calabrese: grazie alla decifrazione del codice di San Luca, questi rituali sono ora conosciuti anche dagli inquirenti.

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