La “drammatica” finta telefonata di Papa Francesco che fa piangere a Scherzi a parte Paolo Brosio

«Pronto, sono Papa Francesco…». I telespettatori l’hanno già incoronato lo scherzo più cattivo della serata, se non dell’intera storia di Scherzi a Parte: vittima il giornalista Paolo Brosio, che è caduto nel tranello tesogli da Frank Matano e colleghi, che hanno finto una telefonata del Santo Padre.

Mediaset/Scherzi a Parte
Mediaset/Scherzi a Parte

PAOLO BROSIO A SCHERZI A PARTE – Tutto comincia quando Matano, fingendosi un giornalista americano, intervista Paolo Brosio nel salotto di casa sua. Il “giornalista” riceve quindi una telefonata da Padre Leonardo, un collaboratore di Papa Francesco. Ma i due non riescono a intendersi e per questo Matano passa il telefono a Brosio, che fa da interprete. Dopo varie telefonate, il telefono squilla di nuovo: una voce con accento sudamericano comincia a parlare, e a Brosio serve qualche minuto prima di rendersi conto che sì, sta parlando con Papa Francesco in persona: «Non mi dica che lei è il Santo Padre, perché mi fa svenire». A quel punto Brosio si scioglie in lacrime, racconta della sua conversione a Medjugorje, dei suoi genitori partiti dal Piemonte come quelli di Bergoglio, di nonna Rosa che si chiama come la nonna del Pontefice… (QUI il video di Scherzi a Parte)

Guarda le fotosequenza: 

 

PAOLO BROSIO E LA FINTA TELEFONATA DI PAPA FRANCESCO – Una volta chiusa la telefonata, un eccitatissimo Paolo Brosio comincia a parlare a raffica: il “giornalista” e il suo collaboratore, però, sono imbarazzati. Comunicano con un complice – che avrebbe dovuto chiamarlo nuovamente fingendosi Ratzinger, ma decidono di lasciare perdere dopo aver notato lo stato di profondo sconcerto della loro “vittima”.

«Se è uno scherzo ditemelo, io ho pianto. Sarebbe una cosa immensa. Se è una cosa che fa parte di un gioco della televisione italiana, allora a me… È in ballo la mia vita, le mie cose più care. Se è uno scherzo ditemelo».

Alla fine, tra un’intuizione di Brosio e un’ammissione di Matano, salta fuori la verità: era tutto uno scherzo. Brosio è un uomo distrutto e si fa improvvisamente molto serio:

«Vi invito a smontare tutto e andare a casa. È la cosa migliore, per me e per voi. Prima che m’inc***o, perché da convertito non devo avere né risentimento né invidia, né li devo provare per gli altri. Anche se adesso vien da prendere il cavalletto e spaccartelo in faccia. Ho la fede e l’entusiasmo di un bambino ma non devo essere raggirato»

 

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PAOLO BROSIO: IL WEB COMMENTA LO SCHERZO – Sul web intanto, piovono commenti: tra chi giudica fin troppo cattivo lo scherzo a Brosio e chi twitta direttamente al vero Papa Francesco di chiamarlo per davvero:

 

LO SCHERZO DEL 2013, MANDATO ORA PERCHE’ – Lo scherzo, che era del 2013, da un anno era “bloccato” a causa del rifiuto del giornalista di concedere la liberatoria. Paolo Brosio avrebbe poi cambiato idea, dopo le insistenze della redazione, solo dietro la promessa che la produzione avrebbe finanziato parte dell’Ospedale di Medjugorje, opera da lui fortemente voluta e supportata.

(Photocredit copertina: Mediaset/Scherzi a Parte)

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