Il manager Finmeccanica che vendeva filmini pedofili

20/11/2011 di Dario Ferri

Manlio Fiore e l’indagine Selex: un archivio pedopornografico nel suo pc

La moglie di Cesare, si sa, deve essere specchiata. Per questo Guarguaglini sceglieva i manager per le aziende di Finmeccanica con grande attenzione. E in questo pezzo del Corriere della Sera si raccontano le mirabolanti gesta di Manlio Fiore, direttore tecnico di Selex Sistemi Integrati:

La prima perquisizione nell’ufficio e nell’abitazione di Manlio Fiore risale a un anno fa. La delega affidata ai carabinieri del Ros riguardava la ricerca di documentazione sulle false fatturazioni della società Selex Sistemi Integrati. Gli specialisti dell’Arma portarono via computer e materiale informatico. Il risultato dell’esplorazione sul disco rigido dei pc e la visione di alcuni video e chiavette usb custodite insieme ai fascicoli delle pratiche aziendali ha portato alla luce una realtà agghiacciante: un vero e proprio archivio pedopornografico. Chi lo ha visionato parla di «foto e filmini raccapriccianti» e subito è scattata l’accusa specifica oltre a quella di aver commercializzato prodotti riguardanti minori. Fiore non si sarebbe limitato a «scaricare» da Internet filmati e fotografie, ma sarebbe inserito in un vero e proprio circuito di pedofili.

Nonostante l’indagine sia “vecchia”, nessuno ha chiesto a Fiore di dimettersi:

Nato a Istanbul nel 1957, Fiore è il responsabile del settore commerciale. In questi mesi la notizia del ritrovamento è stata tenuta riservata, ma le indiscrezioni parlavano di «materiale a luci rosse» ritrovato durante i controlli. Obiettivo dei pubblici ministeri era quello di individuare i contatti del manager anche per verificare se oltre alla visione sui siti internet, avesse organizzato anche incontri con minori. L’inchiesta è ormai nella fase conclusiva e a questo punto i magistrati gli chiederanno conto non soltanto delle fatture false e delle tangenti che avrebbe versato a politici e dirigenti dello Stato, ma anche di questo suo lato oscuro che in alcuni periodi si sarebbe trasformato in vera e propria ossessione. A quanto pare Fiore utilizzava un sistema di accesso al computer molto sofisticato e questo lo rendeva tranquillo rispetto alla possibilità di essere scoperto. Per questo avrebbe archiviato centinaia e centinaia di file che adesso lo inchiodano.

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