Chi fuma marijuana è intelligente

17/11/2011 di Redazione

Lo sostiene un’autorevole ricerca universitaria

Il Journal of Epidemiology and Community Health è una rivista pubblicata dall’editore del British Medical Journal, uno dei più autorevoli paper scientifici pubblicati dalla comunità scientifica. Nell’ultimo numero va in stampa una ricerca che prova a dimostrare la connessione fra un alto quoziente intellettivo in infanzia e il consumo, lecito o illecito, di marijuana. Secondo lo studio pubblicato da Science Daily più si è intelligenti in infanzia, più si è inclini a consumare droghe leggere e, in realtà, anche pesanti.

QUOZIENTE INTELLETTIVO ED ERBA MARIA – Le statistiche parlerebbero chiaro. Su un campione di 8000 persone, messe sotto screening a distanza di anni, risulta che “gli uomini con alti quozienti intellettivi all’età di 5 anni avevano il 50% di probabilità in più di aver usato anfetamine, ecstasy e altre droghe illecite rispetto a quelli con bassi quozienti intellettivi, 25 anni dopo” lo screening del QI; “fra le donne” la percentuale era anche più alta, con “più del doppio” delle ex-bambine intelligenti diventate utilizzatrici di droghe leggere o pesanti.

POLLICE VERDE – Stesso discorso fra “un alto quoziente intellettivo” all’età di 10 anni e l’uso di droghe “all’età di 30”. La ragione? Non è ancora chiara, anche se gli autori dello studio citano una ricerca precedente che evidenziava come le persone con alto QI siano più curiose ed aperte alle novità della media. Saranno contenti, dunque, i bambini intelligenti della Svizzera: il paese alpino fra poco implementerà una normativa molto permissiva sulle droghe leggere che consentirà a chiunque di coltivare addirittura quattro piante di marijuana per uso esclusivamente personale. Insomma, quattro persone in famiglia, 16 piante di marijuana disponibili.

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