Cinque domande a Micaela Campana

Domenica, come ci è stato richiesto dallo staff di Micaela Campana, deputata del Pd e responsabile Welfare della segreteria dem, abbiamo dato spazio ad una sua ampia replica, sulla questione dell’inchiesta giudiziaria chiamata “Mafia Capitale”. E’ giusto innanzitutto precisare – ma nessuno ha mai scritto il contrario – che l’Onorevole Campana non è indagata. Comunque, nella sua replica la deputata democratica spiegava come il suo nome fosse stato sbattuto ingiustificatamente sulla prima pagina di molti giornali, a causa di un sms (bacio grande capo), indirizzato a Salvatore Buzzi. L’Onorevole Campana, nella sua replica, spiega come quel tipo di saluto sia per lei una consuetudine, e come in realtà la stampa, in maniera poco trasparente, avesse pubblicato solo una parte del suo messaggio, per metterla in cattiva luce.

Ecco un estratto di quanto ci ha scritto:

L’sms in questione, se letto nella sua interezza, e non nel solo stralcio maliziosamente riportato dai media, dimostra che non avrei mai presentato l’interrogazione richiesta dal Buzzi.

Poi la stessa Campana, intervistata da Repubblica, spiegava:

Conferma che lui le aveva chiesto di presentare un’interrogazione alla Camera per la sua coop?
“Non l’ho presentata”.

Perché?
“Non mi convinceva”.

Ricorda su cosa verteva nello specifico?
“Non lo ricordo”.

Com’è possibile che non lo ricorda?
“Il fatto decisivo è che non fu presentata. Questo è facilmente verificabile nella banca dati del sito della
Camera”.

Insomma, Micaela Campana rivendica due cose: la prima è quella che la stampa «maliziosamente» ha pubblicato solo un parte del suo sms. La seconda è quella di non aver dato seguito alle pressioni del Buzzi per presentare un’interrogazione parlamentare contro un giudice amministrativo entrato nel mirino del Buzzi stesso.

Però, c’è dell’altro. Nel senso che la ricostruzione della deputata Campana, non è esaustiva. Mancano alcuni passaggi. Che sono ben illustrati sia da Luca Sofri sul suo Blog, sia da Giulio Cavalli.

Entrambi pubblicano uno stralcio dell’ordinanza; poche righe che sembrerebbero raccontare un’altra storia.

La sera del 20.03.2014, Salvatore BUZZI riceveva notizia del fatto che l’interrogazione, proposta dai parlamentari del PD da lui definiti “amici miei”, a breve sarebbe stata presentata. Già alle ore 18.31, Umberto MARRONI (deputato PD, ndr) gli inviava un SMS recante il testo: “Ho parlato con Micaela meniamo” e, in riferimento alla stesura del testo, precisava “La sta preparando Micaela”.
[…]
Infine, alle ore 21.03, riceveva l’attesa notizia proprio da Micaela CAMPANA, la quale inviava al BUZZI il seguente SMS: “Parlato con segretario ministro. Mi ha buttato giu due righe per evitare il fatto che mi bloccano l’interrogazione perche non c’e ancora procedimento. Domani mattina ti chiamo e ti dico. Bacio grande capo”.
Alle ore 15.49 del 21.03.2014, Salvatore BUZZI riceveva un SMS dal B******I (assistente dell’onorevole Campana, ndr), che lo informava di un “rigetto” dell’interrogazione per difetto di presupposti, avendo come esclusivo fondamento le notizie di stampa: “Buongiorno mica (Micaela, ndr) aveva depositato interrogazione, ma l’ufficio responsabile ce l’ha rigettata perche non era congrua essendo basata solo su articoli di giornali, ora l’ufficio ce la riscrive affinche non venga rigettata ma ci vorrà qualche giorno. S*****”.

Insomma, deduciamo tre cose. Primo: non è vero, come afferma Campana a Repubblica, che non presenta l’interrogazione chiesta da Buzzi perché non era convinta. Anzi, in realtà prova a farlo, ma la mozione viene respinta.

Secondo:  Campana accusa la stampa di aver «maliziosamente» pubblicato solo una parte del sms. E’ vero. Ma la prima parte del suo messaggio è peggiore dell’ultima a nostro avviso.

Terzo: Micaela Campana presenta la mozione contro un magistrato, come gli chiede il Buzzi.

Ora, ricordando che Micaela Campana non è indagata, dopo la sua lunga e articolata difesa, le dobbiamo porre alcune domande:

1) Perché Onorevole Campana dice a Repubblica di non aver presentata la mozione perché non era convinta del suo contenuto, quando invece ha provato a presentarla?

2) Onorevole Campana, perché dà seguito – come appare chiaro dall’intercettazione – alle richieste del Buzzi?

3) Perché Buzzi tra tanti parlamentari si rivolge a lei per chiedere la presentazione dell’interrogazione?

4) Infine, lei nella sua replica scrive:

Ho ritenuto che non fosse corretto occuparmi di simile questione, anche perchè sarei entrata in contrasto con una decisione della giustizia amministrativa, circostanza facilmente verificabile presso la banca dati del sito internet della Camera dei Deputati, dove non c’è nessun atto ispettivo a mia firma sulla vicenda

Queste sue parole appaiono assolutamente diverse a quelle riportate nella sopracitata intercettazione a corredo dell’inchiesta. Ci può spiegare questa apparentemente insuperabile incongruenza?

5) Non pensa, alla luce di quanto sopra scritto, di dover rassegnare le dimissioni da responsabile del Welfare della segreteria del Partito Democratico?

FOTOCOPERTINA (Pagina Facebook dell’Onorevole Micaela Campana)

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