La classifica dei libri che tutti comprano ma nessuno legge

Comprare un libro è gratificante, riuscire ad arrivare all’ultima pagina è una sfida. Tutti abbiamo in casa almeno uno o due volumi che abbiamo comprato in un impeto di sete di conoscenza o semplicemente perché attratti dal titolo, dalla copertina, o dalle recensioni entusiastiche lette sul giornale. Poi, una volta arrivati al terzo capitolo, la lettura si fa più difficoltosa, la concentrazione comincia a vacillare e dopo qualche pagina si mette da parte il volume ripromettendosi di ricominciarlo, prima o poi. Magari in autunno, sperando che il clima sia più adatto a una lettura tanto impegnativa. Un fenomeno tanto curioso quanto diffuso, che ha indotto Jordan Ellenberg a stilare una classifica dei “libri più non letti” dell’estate, partendo dai dati di uno dei più grandi bookstore online del pianeta: Amazon.

Foto: PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images
Foto: PHILIPPE MERLE/AFP/Getty Images

LA CLASSIFICA DEI LIBRI PIÙ NON-LETTI DEL MONDO – Il metodo usato da Ellenberg, scrive Gizmodo, è molto semplice anche se forse non del tutto rigoroso: è sufficiente prendere i passaggi più sottolineati dagli utenti attraverso il loro Kindle e vedere come questi sono distribuiti tra le pagine del volume. Chi arriva fino alla fine sottolineerà frasi anche ben oltre la metà del libro, mentre chi non ha lasciato il segno che sulle prime pagine, probabilmente avrà desistito dopo i primi capitoli. Il metodo di Ellenberg non ha nulla di scientifico se non il nome: Hawking Index. Si tratta di un chiaro riferimento a Stephen Hawking e al suo Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo, considerato il “libro che tutti vorrebbero aver letto ma che in realtà nessuno ha mai finito di leggere”, tanto da maritarsi la palma del “libro più non-letto del mondo”. Come spiega Ellenberg sul Wall Street Journal, più l’Indice Hawking è basso più un libro è non-letto. Un esempio chiarificatore: Il cardellino di Donna Tartt ha un Indice Hawking del 98,5%: questo, stando all’analisi di Ellenberg, starebbe a significare che tutti coloro che lo comprano, riescono anche a leggerlo tutto. Allo stesso modo Hunger Games: La ragazza di fuoco, secondo capitolo della fortunata trilogia di Suzanne Collins, ha un Indice Hawking del 43,4%: anche qui in molti arriverebbero a vedere l’ultima pagina.

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SORPRESA! – All’estremo opposto della classifica di Ellenberg c’è Capital in the Twenty-First Century, dell’economista francese Thomas Piketty: forse poco adatto per una lettura da ombrellone, tanto che il suo Indice Hawking sarebbe soltanto del 2,4%, preceduto dal già citato Breve storia del tempo di Stephen Hawking che guadagna solo il 6,6%. Ironia della sorte: al terzo posto della classifica dei libri più non-letti c’è Thinking, Fast and Slow, (Pensare, veloce e lento) dello psicologo Daniel Kahneman, che si ferma al 6,8% dell’Indice Hawking. E nella classifica non mancano le sorprese: Cinquanta sfumature di grigio, il discusso e osannato best-seller di E.L. James, sarebbe sì molto acquistato, ma poco letto. Il libro ha un Indice Hawking di 25,9%. Forse, a lungo andare, il softcore annoia più di complessi saggi scientifici?

(Photocredit Thinkstock)

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