Emerge un legame tra pesticidi e autismo?

24/06/2014 di Redazione

Uno studio condotto da accademici californiani rileva un rischio d’autismo fino a tre volte maggiore per le gravidanze consumate in prossimità dei campi coltivati.

pesticidi

LA RICERCA – Si chiama CHARGE (Childhood Autism Risks from Genes and Environment) ed è stato condotto e pubblicato da specialisti e accademici californiani, lo studio che rivela un legame tra un maggior rischio di autismo e la vicinanza della residenza delle puerpere ai campi. Lo studio sembra indcare che il rischio si fino al 60% più elevato per le gravidanze consumate entro un miglio di distanza dai campi e che questo rischio triplica se l’esposizione avviene durante il terzo trimestre.

UNA CONFERMA – Lo studio, che si va ad aggiungere ad altri che indicano nei pesticidi le sostanze con maggiore correlazione con l’insorgenza delle diverse forme d’autismo, ha valutato un migliaio di casi indagando l’esposizione agli inquinanti, eventuali assunzioni di medicinali e vitamine, patologie sviluppate in gravidanza e lo status socio-economico delle puerpere. La conclusione è che le donne che vivono nei pressi dei campi cosparsi di pesticidi hanno un rischio di mettere al mondo figli autistici nettamente superiori a quelle che vivono lontano.

LEGGI ANCHE: Il ddl del M5S sui vaccini che ti farà rimpiangere il grano saraceno

TENETE LE GRAVIDANZE LONTANE DAI CAMPI – Ora i ricercatori cercano fondi per continuare e ampliare la ricerca, ma intanto è opinione comune che il risultato spinga a ribadire il consiglio d’evitare il contatto o la vicinanza con i pesticidi alle donne in gravidanza. Tali composti infatti hanno comunque una neurotossicità e una pericolosità ampiamente documentate a prescindere dal pericolo relativo all’autismo.

 

Share this article