La bufala dell’arresto del candidato sindaco di Ravenna che diventa virale su Facebook

Lo scandalo della «cupola degli appalti» di Expo continua a far discutere tutta Italia. E mentre le agenzie di stampa rivelano a intervalli regolari nuovi dettagli sugli interrogatori degli arrestati, c’è una parte di Web che ha trovato un nuovo bersaglio su cui riversare il ben noto «odio da tastiera»: i corrotti, politici e non, che stanno mettendo a repentaglio la buona riuscita dell’Esposizione Universale. Peccato solo che, come già accaduto in altre occasioni, la furia di trovare un «nemico» contro cui scagliarsi fa prendere delle sonore cantonate. È il caso del fantomatico “Ermes Maiolica”, che torna protagonista della pagina Facebook Informazione.it, questa volta nei panni di un candidato del Pd finito in manette per essere nel «giro» degli appalti truccati di Expo. E in molti ci sono cascati. La storia della bufala di Ermes Maiolica arrestato la ricostruisce il sito Bufale un tanto al chilo: l’11 maggio scorso la pagina Facebook Informazione.it pubblica una foto che rilancia una notizia pubblicata dal Messaggero (ma anche questa era una bufala, il Messaggero non aveva pubblicato nulla)  in cui si dice che tal Ermes Maiolica, presunto candidato a sindaco di Ravenna, sarebbe stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta su Expo 2015.

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UNA BUFALA – Informazione.it è una pagina Facebook satirica, che fabbrica e pubblica notizie completamente false al solo scopo, appunto, di fare della satira. Nella descrizione della pagina, compare un eloquente «fake the system», che manda un messaggio chiaro anche chi non ha molta familiarità con l’inglese. Evidentemente però, in molti non sapevano della natura satirica della pagina e hanno preso l’arresto di Ermes Maiolica come una notizia vera. Tuttavia, come sottolinea Bufale un tanto al chilo, anche agli utenti meno esperti sarebbero dovuti saltare all’occhio alcuni particolari:

Innanzitutto questa notizia sul sito de Il Messaggero non c’è, non c’è traccia alcuna, e non è un po’ strano che l’arrestato venga taggato nel post? Proseguendo, leggiamo la descrizione di Maiolica: “51 anni…” Ma è possibile che abbia 51 anni secondo voi? E che foto fantastica per un poster elettorale! Ragazzi, è un fake, una bufala, e si vede lontano un kilometro! Servono altre prove? Il 15 e il 16 Maggio NON ci saranno Elezioni Amministrative a Ravenna, ci sono state in quelle date nel 2011, e basta andare al sito che è scritto nel post per scoprire chi era il candidato del PD

Infatti, osservando la foto con un po’ di attenzione, si nota come nel simbolo riprodotto sulla scheda elettorale ci sia il nome di Matteucci, ovvero Fabrizio Matteucci, il candidato del Pd che in seguito alle elezioni del 2011 è stato eletto sindaco di Ravenna.

 

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TUTTO È BUONO PER I DUE MINUTI D’ODIO QUOTIDIANI – Ma tutte queste verifiche, per quanto banali e doverose da compiere, non vengono mai prese in considerazione da chi non cerca altro che i due minuti d’odio quotidiani: per questo motivo la “notizia” dell’arresto di Ermes Maiolica comincia a circolare come fosse un fatto realmente accaduto e si propaga anche su altre pagine, nei cui commenti si scatena la ben nota bufera fatta di insulti, di «Vergonatevi» e di maledizioni Urbi et Orbi.

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ERMES MAIOLICA: A VOLTE RITORNANO – Ermes Maiolica, dal canto suo, non è né un candidato del Pd né è coinvolto nelle faccende di dell’Expo. Ma la sua faccia era già apparsa, non più tardi dello scorso gennaio, sulla pagina Facebook di Informazione.it, questa volta nei panni di un «tunisino irregolare di 28 anni», protagonista di una di quelle foto che solitamente contrappongono quello che viene definito un «italiano onesto schiacciato dalla crisi e dalle tasse» ai peggiori stereotipi sugli stranieri che vivono in italia.

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Anche in questo caso si trattava di una notizia palesemente falsa, e anche quella volta in molti ci erano cascati, ri-condividendo la foto migliaia di volte e accompagnandola a insulti xenofobi e commenti di varia natura contro lo Stato. Il tutto senza prima prendersi la briga di verificare le fonti della notizia né – almeno – fare lo sforzo di leggere i commenti precedenti, nei quali si palesa la natura satirica della pagina in questione.

UTENTI DAL «CONDIVIDI» FACILE – Come conclude Bufale un tanto al chilo di “Ermes Maiolica” è noto anche per essere il gestore di una pagina Facebook che promuove un corso su «Come riconoscere i rettiliani»: basterebbe cliccare sul suo nome – che appare in calce a ogni falsa notizia che appare sulla pagina Facebook di Informazione.it – per rendersi conto che qualcosa non quadra. Ma, purtroppo, il tasto Condividi sembra essere il più facile da usare, ed è così che le false notizie prendono piede, alimentando un clima d’odio che non giova a nessuno.

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