Cinecittà e il doodle di Google per i 77 anni della mecca del cinema italiano

Google ha ricordato con un doodle il 77esimo compleanno di Cinecittà. Il complesso di studi cinematografici fu inaugurato nel quartiere Quadraro il 28 aprile del 1937, durante il regime di Benito Mussolini, che puntava sul cinema come strumento di propaganda. Colpito dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ospitò poi le riprese di migliaia di film italiani e stranieri, diventando tra gli anni Cinquanta e Sessanta il simbolo dell’ascesa delle pellicole italiane. Così come una seconda casa per le star di Hollywood. Ma non solo: a Cinecittà sono stati ospitati registi del calibro di Federico Fellini, Luchino Visconti, Francis Ford Coppola e Martin Scorsese.

Doodle Cinecittà Google 2

IL DOODLE DI GOOGLE PER I 77 ANNI DI CINECITTÀ –  In un primo momento, il doodle omaggio di Google era stato pubblicato soltanto sulla homepage britannica, poi è apparso anche in Italia. Come ha ricordato il Guardian, il dittatore italiano puntò alla realizzazione degli studi, attraverso lo slogan: «Il cinema è l’arma più forte». Un’arma di propaganda per il regime fascista, che già nel 1931 aveva varato una legge per penalizzare le importazioni, stimolando la produzione delle pellicole nazionali. Allo stesso tempo il progetto di realizzare gli studi cinematografici seguì la distruzione, a causa di un incendio avvenuto nel 1935, degli studi Cines, nel quartiere San Giovanni della Capitale. Ad avviare l’iniziativa fu la Direzione generale della Cinematografia, che individuò l’area – di 40 ettari circa – e affidò i primi progetti all’architetto Gino Peressutti. Il 30 gennaio 1936 iniziarono i lavori, fino all’inaugurazione, quindici mesi dopo, il 28 aprile 1937, con lo stesso Benito Mussolini presente.


L’inaugurazione del 28 aprile 1937 – Videocredit: Istituto Luce

Danneggiato dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, il complesso venne utilizzato come campo per sfollati, dando ospitalità a circa 3mila rifugiati. Soltanto nel 1950 ripresero le attività. Proprio negli anni ’50 e ’60, Cinecittà raggiunse la massima notorietà, trasformandosi nell’icona del successo del cinema italiano nel mondo. Fu il luogo delle riprese di grandi produzioni cinematografiche americane come “Ben-Hur” e “Quo Vadis”. Fu Federico Fellini a girare a Cinecittà “La dolce vita” nel 1960, definendo gli studios come il suo «mondo ideale, lo spazio cosmico prima del big bang». Il centro cadde poi in crisi, come lo stesso cinema italiano. Privatizzata negli anni ’80 dal governo, ormai vicina al fallimento, Cinecittà ospitò poi nel 1991 l’Eurovision Song Contest. Fino allo storico concerto dei Pink Floyd, che si sono esibiti nel complesso durante il loro “The Division Bell Tour” nel 1994.


Il set di “Gangs Of New York” a Cinecittà

Tra le produzioni recenti più famose, hanno trovato spazio anche “Gangs of New York” di Scorsese e “La passione di Cristo” di Mel Gibson. Anche Salvatores, Verdone e Paul Haggis hanno girato i loro film negli studi capitolini. L’ultimo set allestito è stato invece quello di “Everest”, con Jake Gyllenhaal.

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