L’operazione contro i pedofili che adescavano le vittime su Netlog

09/04/2014 di Redazione

Adescavano ragazzine tra i 12 e i 15 anni sulla community on line di Netlog, dove tentavano di procurarsi i loro riferimenti on line, spacciandosi per coetanei. Una volta ottenuta la loro fiducia, attraverso Messenger, Skype e WhatsApp cercavano di convincere le minorenni a inviare loro filmati e foto a contenuto erotico. La polizia postale di Udine ha scoperto e smantellato una comunità di pedofili, di età compresa tra i 29 e i 54 anni (oltre a due ultrasessantacinquenni). In totale, sono 24 gli indagati (con 27 perquisizioni) coinvolti nell’operazione ribattezzata «Micione mio» e scaturita dalla denuncia partita dai genitori di una 12enne adescata. 

Operazione anti-pedofilia Udine 2

LA COMUNITÀ DI PEDOFILI SMANTELLATA – Durante l’indagine gli inquirenti hanno scoperto un meccanismo di scambio di informazioni, contatti e materiale pedopornografico. Nell’abitazione di uno degli indagati hanno scoperto anche un archivio, con tanto di nomi, età e numeri di cellulare, dove erano conservati i contatti delle minorenni adescate on line. Tutto corredato anche da considerazioni e dettagli erotici. Sono emersi 7mila messaggi WhatsApp e 106 contatti Messenger. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Trieste, Cristina Bacer, puntano ora a capire il numero delle adolescenti cadute nella rete. Tra le persone indagate ci sono impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati. Tra loro, anche quattro recidivi per reati analoghi: dalla pornografia minorile, passando per la tentata o consumata violenza sessuale.  Sequestrati, con una serie di perquisizioni in diverse città della penisola, 22 computer, 46 hard disk, 508 supporti CD e DVD, 46 pen drive usb, 50 telefoni cellulari e sim card, 11 memory card e documentazione varia ritenuta utile per il proseguimento delle indagini.

LA 12ENNE ADESCATA E LA DENUNCIA – Tutto era partito dalla denuncia dei genitori di una dodicenne della provincia di Udine, circa un anno fa. Una volta adescata, la minorenne era stata indotta a inviare filmati e immagini che la riprendevano in atteggiamenti erotici.  La ragazzina è stata salvata dall’adescamento di un cinquantenne, con precedenti penali per tentata violenza sessuale. L’uomo, residente nel centro Italia, l’aveva contattata sulla community “Netlog”, spacciandosi per un adolescente come lei. Poi, dopo aver fatto finta di condividere interessi e aver instaurato un rapporto di fiducia, aveva deviato la conversazione su temi a sfondo sessuale. Fino a spingere per ottenere un incontro.

Operazione anti-pedofilia Udine 2 Netlog
I pedofili adescavano le vittime sulla community online Netlog

L’intervento della polizia postale ha permesso di sventare tutto: è stato poi ricostruito come, in quattro mesi, la ragazzina,  indotta a inviare video e immagini che la riprendevano in atteggiamenti erotici, aveva avuto oltre duemila contatti con la rete di pedofili. Aveva scambiato 2.197 sms e contatti su Skype, aveva ricevuto 133 telefonate e sei ricariche telefoniche.

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