Roberto Gerardi: Il circense che muore d’infarto dopo la rissa con gli animalisti

Si chiamava Roberto Gerardi, aveva 55 anni ed era leader del «circo di Praga». È il circense morto per un infarto due giorni dopo essersi duramente scontrato, a Rovato, in provincia di Brescia, con alcuni animalisti che presidiavano il suo circo con cartelli e slogan contro lo sfruttamento degli animali. Domenica scorsa Gerardi aveva affrontato il presidio dei manifestanti arrivando alle mani con un rappresentante del partito protezione animale, poco dopo aveva avuto un infarto ed era stato ricoverato all’ospedale di Chiari, dove è morto ieri pomeriggio.

 

circense muore infarto dopo scontro animalisti 2

 

I FATTI – La storia viene ricostruita dall’edizione bresciana del Corriere della Sera:

Domenica 16 marzo il fatto. Da tre giorni gli animalisti presidiano il circo con cartelli e slogan contro lo sfruttamento degli animali. Roberto risponde ricordando la tradizione circense. Difende le tradizioni di famiglia con un megafono. Gli animalisti alzano i toni ed il dosaggio delle offese, Roberto perde le staffe e si scaglia su un animalista, colpendolo al volto. Un manifestante filma il tutto e segue la denuncia del Partito animali: « Un nostro volontario si è visto scagliare un pugno in pieno viso da un addetto alla struttura che è stato poi allontanato dagli stessi attivisti prima che la situazione degenerasse. I filmati dell’aggressione saranno ora consegnati al nostro ufficio legale per le opportune valutazioni». La cognata racconta al Corriere il seguito di quello scontro: «Roberto dopo quell’aggressione ha avuto un infarto[…]. Da tre giorni gli animalisti presidiano il circo con cartelli e slogan contro lo sfruttamento degli animali. Roberto risponde ricordando la tradizione circense. Difende le tradizioni di famiglia con un megafono. Gli animalisti alzano i toni ed il dosaggio delle offese, Roberto perde le staffe e si scaglia su un animalista, colpendolo al volto. Un manifestante filma il tutto e segue la denuncia del Partito animali: «Un nostro volontario si è visto scagliare un pugno in pieno viso da un addetto alla struttura che è stato poi allontanato dagli stessi attivisti prima che la situazione degenerasse. I filmati dell’aggressione saranno ora consegnati al nostro ufficio legale per le opportune valutazioni».

 

LE REAZIONI – I circensi, attraverso il presidente dell’Ente nazionale circhi Antonio Buccioni, parlano del caso di Roberto come di «primo martire dell’odio animalista contro i circhi». Il presidente del partito animalista Fabrizio Catelli invita invece ad evitare «strumentalizzazioni».

(Fonte immagini: CorriereTV)

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