Kim Jong Un e le elezioni vinte con il 100% dei voti

Un tempo si parlava i percentuali «bulgare» quando qualcuno stravinceva elezioni-farse con una quota di consensi inverosimile, ma a Pyongyang hanno ridefinito e perfezionato il concetto e la tecnica, ottenendo risultati ancora più netti.

Kim Jong-un casts ballotUNA GRANDE VITTORIA – 100% di consensi con un’affluenza del 99%, Kim Jong Un ha onorato così il defunto padre, Kim Jong Il. correndo nel collegio di Monte Paektusan, che si dice luogo natale dell’ex leader. L’affluenza non è mai stata un problema in Corea del Nord, il voto è obbligatorio e funziona allo stesso tempo come strumento di controllo e censimento della popolazione, chi non si presenta all’appuntamento rischia grosso,  ovviamente neppure il dissenso è gradito al regime.

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LA FIDUCIA NEL LEADER – La KCNA (Korean Central News Agency) ha potuto quindi annunciare che : «Questa è un’espressione di assoluto sostegno e profonda fiducia nel supremo leader da parte del personale in servizio e del popolo, che gli sono leali come un sol uomo». Le elezioni alla coreana sono molto particolare ed è difficile paragonarle a quelle di altri paesi, visto che di norma corre un solo candidato per collegio e al massimo si può votargli contro, attività sconsigliatissima, in particolare se si tratta del caro leader.

IL NUOVO PARLAMENTO – Questo voto serviva per il rinnovo quinquennale del parlamento che, forte di 687 deputati, ha poco più che funzioni decorative, visto che viene convocato una o due volte all’anno e che il potere resta nelle mani del presidium del comitato centrale del partito e ovviamente del caro leader.

 

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