Cosa c’è dietro la scomunica di Beppe Grillo a Federico Pizzarotti

C’eravamo tanto amati. I ps sul blog del Semplice Portavoce continuano e l’ultimo è dedicato tutto al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, reo di aver organizzato per il prossimo 15 marzo un incontro con gli attivisti che si preparano alla campagna elettorale per le elezioni amministrative a Maggio. Una scelta, quella del primo cittadino di Parma, già alla sua seconda edizione, ripetuta dopo quella dell’anno scorso che aveva raggruppato tutti gli aspiranti soldati a 5 stelle (provenienti nel 2013 soprattutto dal Nord Est). «È stato organizzato come quello dello scorso anno – ha cinguettato Pizzarotti in replica a Beppe – Se fare rete non va bene fate voi». Uno scambio tra i due non senza veleni e in diretta Twitter. Perché on line? Perché i rapporti tra i due si sarebbero “incrinati” da questa estate, dopo la cocente delusione per la riaccensione del termovalorizzatore in terra emiliana.

beppe grillo scomunica federico pizzarotti 2

GALEOTTO FU IL TERMOVALORIZZATORE – Il bilancio del primo cittadino, come sottolineò al suo tempo il Messaggero, non era dei migliori. Sconfitta? A Parma non si parla solo di termovalorizzatore:

Le aliquote di Imu e Irpef sono rimaste tra le più alte d’Italia, in compenso le rette degli asili hanno avuto un’impennata e nuovi centri commerciali apriranno. Nell’ utopia di far quadrare i conti che non tornano, l’armata capitanata da Federico Pizzarotti, lo sconosciuto tecnico informatico diventato sindaco e quindi simbolo, non ci va leggera con i balzelli. A metà dicembre, sgradito dono di Natale, è stata sfornata la tassa di soggiorno (al via da luglio), la settimana precedente una mini-imposta di 10 euro per la Ztl e intanto il bilancio preventivo deve essere ancora approvato, con conseguente esercizio provvisorio dell’ente.

Una mossa perduta quella a Parma che al Semplice Portavoce non va giù. «L’inceneritore qui non lo faranno mai oppure dovranno passare sul cadavere di Pizzarotti», diceva il genovese in tempi non sospetti. Grillo ha più volte difeso il primo cittadino sul suo blog, nonostante le difficoltà. Ora non più. Perché?

IL LIBRO E DAVIDE BONO – La goccia che può aver fatto traboccare il vaso è un’altra e si può notare negli attacchi che provenivano nei confronti del Pizzarotti neanche qualche giorno fa:

Il pasdaran Davide Bono ora corre per le imminenti regionali in Piemonte, come governatore. Poco tempo fa ha puntato il dito sulla presentazione del libro di Pizzarotti avvenuta a Milano in compagnia del sindaco meneghino Pisapia e di Pippo Civati. «Se fossi nei 5 Stelle mi avrebbero già espulso» disse ironizzando il democratico durante l’occasione. E Pizzarotti replicò: «L’ha detto lui, son contento per Civati che abbia questa opinione». Nel dibattito però il primo cittadino non sembra cavarsela a meraviglia, braccato dai giornalisti che si chiedevano il perché di questa partecipazione.

guarda il video:

I DUBBI DI PIZZAROTTI SULLE ESPULSIONI – Il cittadino parmense ha espresso le sue perplessità sulle recenti espulsioni che hanno interessato il MoVimento. A fine votazione il sindaco emiliano scrisse su Facebook: «Ho aspettato il termine delle votazioni per dare un giudizio sulla vicenda delle espulsioni. Lo farò con tutta la disponibilità alla comprensione di cui sono capace. Quando da sindaco devo affrontare un problema, e ai miei concittadini devo spiegare come risolverlo, ho bisogno che capiscano cosa si deve fare e come: più chiara è la questione, più facile sarà comprendere il perché di qualsiasi mia azione. Allora lo dico con estrema buona fede ai nostri deputati e senatori: dateci elementi sulle colpe dei quattro senatori espulsi; convincetemi su quest’azione così forte e che non concede appello, perché io non l’ho capita», ha spiegato. Non solo, ha espresso dubbi sulla documentazione espressa alla base del voto di sfiducia, sconfessando di fatto il leader: «Non ho capito che cosa è stato commesso, e se ciò che è stato commesso riguarda la violazione precisa del vostro regolamento. Ho verificato le restituzioni, e sono allineate con quelle degli altri senatori. Ho controllato l’attività di questi senatori su OpenParlamento, e oltre ad essere superiore alla maggioranza dei rappresentanti degli altri partiti, sono in linea con l’attività dei nostri altri rappresentanti». «È stata citata la sfiducia dei territori, ma senza documentare quali sono state le modalità delle deliberazioni, le motivazioni e i votanti». Per il sindaco, più dialogante e pro confronto, questa fase del MoVimento pare incomprensibile: «Ieri è stata una giornata che mi ha lasciato con l’amaro in bocca, e sapendo che i problemi degli italiani sono altri, perdere tempo in spaccature e dissidi interni ci indebolisce e delude tante persone che ci sono vicine».

L’INCONTRO A PARMA – Di recente Pizzarotti ha avuto l’occasione di ospitare Stefano Rodotà per la Giornata dei Diritti. Già, l’“ottuagenario miracolato dalla Rete”. Il Fatto riporta l’incontro: «Non sono una persona che conserva il rancore – ha detto Rodotà in merito alla sua partecipazione a un’iniziativa dei 5 Stelle – guardo le cose in concreto e non ho il paraocchi, quindi non mi sono nemmeno posto il problema. Se fossi prigioniero di questo, non potrei fare il lavoro che faccio, che è quello di discutere su grandi tematiche. Quello di oggi mi sembra un buon tavolo di confronto». Una serie di partecipazioni culminate ora con l’incontro annunciato in rete dal primo cittadino. Un revival di quello che già si è assaporato nell’incontro, ben riuscito, nel 2013:

Il 15 marzo incontrerò tutti i candidati sindaco del Movimento 5 Stelle che intendono presentarsi alle prossime amministrative di maggio: come l’anno scorso ci incontreremo a #Parma in una giornata dedicata, pronti a discutere sulle politiche e sulle attività. Vista la grande mole di richieste, e l’impossibilità di partecipare a tutti gli inviti che vengono dai tanti gruppi in italia, abbiamo pensato di replicare la modalità dello scorso anno. Gli attivisti candidati interessati possono tranquillamente scrivere a questa mail organizzazione.m5spr@gmail.com Rispetto al 2013, quest’anno ci potrà essere la possibilità di avere a Parma anche altri sindaci del Movimento, per rappresentare ancora meglio il punto di vista di chi amministra. Sarà una giornata importante per l’M5s: vi terremo aggiornati sul luogo e sull’organizzazione della giornata. Condividete per aumentare la partecipazione.

All’evento del 15 marzo hanno aderito il meet up di Urbino, Bitritto e Teramo, Modena, Montecchio, San Giovanni in Marignano, Tavullia, Castelfranco Emilia, Nichelino. Basta leggere i commenti entusiati sotto l’annuncio. Non pochi:

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In Emilia Romagna (e non) non tutte le liste però sono ancora certificate per maggio. Si aspetta in diversi comuni, così come anche a Modena. La carta del Ps sul blog nazionale potrebbe servire anche per “valutare” i gruppi più ribelli e non ancora avallati? Scremare le forze pentastellate nonostante la loro lunga attività sul territorio?

LA GRATICOLA PER PIZZA – Nonostante le perplessità di diversi utenti per la “scomunica” di ieri, lanciata sul blog nazionale, arrivano già i primi attacchi. «Pizzarotti – chiede un utente sulla bacheca Fb del sindaco – hai qualche problema di identità? Ti domando questo perchè vedo che pure tu stai incominciando a dire e fare azioni lesive al movimento. Ricordati la nostra missione e per che cosa sei stato eletto. Non ti devi ungere,come dice Dibba con queste persone, ricordati che sono i responsabili di questo disastro e il nostro compito e mandarli tutti a casa!!!!!Prima non eri d’accordo sulle espulsioni, poi vai a parlare con Civati ora organizzi un incontro con i candidatI sindaci.Non vuol dire che non si possa fare,solo che agendo all’interno di un Movimento che ha regole sue, deve essere ovviamente “concordato” e tanto più che se dovesse fallire, a dover rispondere ai cittadini e alla stampa tutta, sarà sempre chiamato Grillo in persona e poi il movimento. In alto i cuori cittadino». Nuovi metodi, nuova democrazia. Dieci piccoli indiani. La filastrocca a cui si ispirò Agatha Christie “Nigger Island” fornì spunto per Beppe Grillo in uno dei suoi tanti post. «Dopo non rimase nessuno – sentenziò il leader – Scoprite voi chi».

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