La casa editrice e la pubblicità sul grillino che brucia i libri che diventa virale
04/02/2014 di Maghdi Abo Abia
I libri non si bruciano. È questa la frase con cui la Rizzoli ha risposto a Francesco Neri, militante del Movimento Cinque Stelle di Zagarolo, nel Lazio, che nei giorni scorsi aveva pubblicato su Facebook la foto del rogo del libro di Corrado Augias, da lui stesso dato alle fiamme in risposta alle parole del giornalista-scrittore pronunciate venerdì scorso a «Le invasioni barbariche» dopo l’intervista ad Alessandro Di Battista.
IL GESTO – Il signor Neri aveva compiuto il gesto pubblicando il risultato su Facebook in risposta a quelle che riteneva fossero le menzogne di una persona fino a venerdì pomeriggio concreta e di grande cultura e che invece ha dimostrato di essere un menzognero perché dalla sua casa di Parigi, ha spiegato l’autore del gesto, che gli consentono di attaccare la Resistenza, chiudendo dando ad Augias del fascista. Rizzoli ha risposto con una frase sotto forma di hashtag molto chiara e secca, pubblicata a caratteri cubitali sul Corriere della Sera: «#i libri non si bruciano».
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LA REAZIONE SU TWITTER – In poco tempo lo stesso è diventato virale tanto che su Twitter sono in molti ad accordarsi all’affermazione di Rizzoli, con qualcuno che ricorda il rogo dei libri di Berlino del 1933, una delle pagine più nere della storia d’Europa. Perché si può anche essere in disaccordo, ma bisogna evitare certi gesti che riportano ad un oscuro passato dal quale l’Europa si è liberata con fatica e sacrificio.
“Vedere un libro che brucia mi ricorda Fahrenheit 451” Vittorio Avanzini #ilibrinonsibruciano
— NewtonComptonEditori (@NewtonCompton) 4 Febbraio 2014
#ilibrinonsibruciano chi lo fa non è simpatico,non fa protesta,non è opposizione. È solo una bestia ignorante
— Valentina Baricordi (@valebaricordi) 4 Febbraio 2014
#ilibrinonsibruciano e i tomi delle vecchie enciclopedie sono ottimi come arma di difesa.
— deblú (@debcheapchic) 4 Febbraio 2014
Chi brucia i libri probabilmente non ne ha mai letto uno veramente. #ilibrinonsibruciano
— Book Morning (@book_morning) 4 Febbraio 2014
#ilibrinonsibruciano sembra di stare nel mondo di Fahrenheit 451. I libri non si bruciano nemmeno per sogno.
— Medea (@lumosalucy) 4 Febbraio 2014
#ilibrinonsibruciano: che ne dite se bruciassimo il simbolo del M5s in piazza a Roma. Sarebbe un bel segnale, no!
— MatteoMaati El hossi (@MatteoMaati) 4 Febbraio 2014
#Ilibrinonsibruciano mai, neanche per liberarsi da un’ossessione consumata troppo a lungo. Non si ritrova così la libertà, chi lo fa sbaglia
— Gaia Cortesi (@Gaia_Cortesi) 4 Febbraio 2014
#ilibrisileggono #ilibrinonsibruciano : sono concetti semplici, per alcune persone sono ovvietà, ma non per tutti. Purtroppo.
— Mariaadele (@Maridle1) 4 Febbraio 2014
I libri sono il faticoso e sofferto progresso dell’uomo sulla terra. Vanno protetti e consegnati ai nostri figli. #ilibrinonsibruciano
— LoStraniero (@LoStraniero86) 4 Febbraio 2014
Ha ragione @RizzoliLibri, #ilibrinonsibruciano. Quelli che vogliono bruciare i libri sono gli stessi che dei libri fanno a meno, da sempre.
— Suzukimaruti (@suzukimaruti) 4 Febbraio 2014
#Ilibrinonsibruciano perché ci appartengono e noi apparteniamo a loro.
— Gaby (@GabyTac1994) 4 Febbraio 2014
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