«Papa Francesco cambi la morale sessuale della Chiesa»

Il referendum sulla morale cattolica promosso da Papa Francesco tra i fedeli ha scosso la Conferenza episcopale tedesca. I vescovi hanno pubblicato in anticipo i risultati dell’inchiesta, che mostrano come molti cattolici non rispettino e neppure condividano la rigida morale sessuale del Vaticano. Una crisi così acuta che non va sottaciuta, e per questo la Cei della Germania ha deciso di chiedere riforme a Papa Franceso.

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MORALE SESSUALE – Il quotidiano tedesco Die Welt rimarca come i vescovi tedeschi abbiano deciso di muoversi in forma inusitata contro il Vaticano in merito al referendum sulla morale sessuale tra i fedeli della Chiesa cattolica. Papa Francesco ha promosso un referendum tra i parrocchiani per sapere come valutano la dottrina della Chiesa sui temi etici, e i risultati, sottolinea Die Welt, giornale conservatore, sono quasi sconvolgenti. Solo una netta minoranza segue i dettami della dottrina ecclesiastica sui temi sessuali, e la maggior parte non solo non la rispetta, ma non la condivide auspicando una svolta della Chiesa. Il quotidiano tedesco evidenzia come il Vaticano abbia chiesto alle conferenze episcopali di proporre una risoluzione per risolvere i vari punti emersi dal questionario dal punto di vista pastorale. I vescovi della Germania hanno però scelto di non dare alcuna proposta. Un modo diplomatico e felpato per rimarcare a Papa Francesco una verità che la Chiesa tedesca da sola non sa affrontare nè può risolvere, ovvero l’assoluto dissenso dei suoi fedeli nei confronti della morale sessuale.

APPELLO A FRANCESCO – Die Welt sottolinea come la pubblicazione della consultazione sui temi etici abbia tratti rivoluzionari. Da una parte si ufficializza come i fedeli rifiutino punti centrali della dottrina cattolica. Dall’altra invece gli stessi vescovi mostrano comprensione verso questo rifiuto, palesando scetticismo per alcuni punti di vista cattolici. «La conferenza episcopale tedesca registra un forte bisogno di cambiamento nella morale sessuale della Chiesa. E in questo modo mette sotto pressione Papa Francesco, chiedendogli riforme », rimarca Die Welt a commento della presa di posizioni dei vescovi della Germania, il paese che ha dato i natali al precedente pontefice, Benedetto XVI. La consultazione promossa dagli iscritti è finita in modo deludente come era già atteso. Il quotidiano tedesco sottolinea come la maggior parte dei fedeli ignori la morale ecclesiastica, e come essa sia prevalentemente non rispettata visto che contrasta con i costumi sociali dati ormai per assodati, come il sesso fuori dal matrimonio o l’utilizzo della contraccezione.
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MESSAGGIO A ROMA – Secondo Die Welt il referendum non poteva essere più drammatico, e i vescovi tedeschi hanno deciso di tentare la fuga in avanti. Per rispondere alle questioni inviate dal Vaticano si sono trovati ventisette porporati, ed hanno inviato questo messaggio. «Le risposte dalle diocesi evidenziano quanto sia forte la differenza tra fedeli e la dottrina ufficiale della Chiesa, in primo luogo sui rapporti prematrimoniali, tra i divorziati che si risposano, sulla contraccezione e sull’omosessualità. In generale la dottrina ecclesiastica viene recepita come una morale del divieto, incomprensibile e lontana dalla vita reale». I vescovi chiedono al Vaticano di trovare un nuovo modo per riconciliarsi coi fedeli. Una richiesta esplicita, che sottolinea il silenzio alla domanda sul formulario su come riconciliare la dottrina cattolica con gli esiti del questionario nelle loro diocesi. La crisi per Die Welt è così acuta che secondo i vescovi tedeschi può essere risolta solo con una svolta del Papa.

DOTTRINA BOCCIATA – Su temi quali i sacramenti agli sposati, il divieto di celibato, e la condanna dell’omosessualità la maggior parte dei fedeli non condividono la dottrina ecclesiastica. Solo l’aborto viene respinto, uno dei pochi messaggi positivi che la Chiesa tedesca può mandare alla Santa Sede. Per Die Welt però la mossa dei vescovi è una chiara pressione sul Vaticano, affinché i risultati del questionario non siano rimosso, ma pongano una base per una nuova discussione all’interno della Chiesa. La conferenza episcopale tedesca si è convita di questa mossa anche per porsi come esempio, e magari motivare altri vescovi a compiere gli stessi passi. Nel sinodo episcopale in questo modo sarà impossibile, questo è il senso della sfida tedesca, che passi una posizione della Chiesa di mantenimento dello status quo. Ora il compito di dare una risposta alla conferenza episcopale tedesca spetta solo a Francesco.

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