Facebook cambia idea: basta guerra ai nomi falsi

La nymwar fa un’altra vittima illustre, nientemento che Marck Zuckerberg, il profeta del veronome in rete. Che ha deciso che per Facebook vanno bene anche gli pseudonimi.

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LA RESA –  Sventolano la bandiera della vittoria i sostenitori dell’anonimato relativo in rete, anche Marck Zuckerberg ha capitolato di fronte ad argomenti ed evidenze. Non si pensi a una conversione ideologica, il patron di Facebook ha sempre conosciuto la ratio che sostiene l’uso dello pseudonimo in rete, ma ora la sua azienda ha i mezzi tecnici per spremere dagli utenti tutte le informazioni utili commercialmente, senza bisogno di sapere il loro nome o almeno senza il bisogno di farselo dichiarare, quindi è chiaro che l’interesse di Zuckerberg per il veronome dei suoi clienti/utenti abbia avuto un calo improvviso.

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VIA LIBERA AGLI PSEUDONIMI – Gli utenti di Facebook potranno quindi in futuro iscriversi al servizio usando degli alias, già succede in alcune ap rilasciate dall’azienda, come il messenger o il nuovo Paper, un’app dedicata alla lettura immessa sul mercato di recente. Zuckerberg non dice più che chi non si presenta in rete con il veronome mostra una «mancanza d’onestà», ma anzi dice a Businessweek che «Se sei sempre sotto la pressione della vera identità, penso che diventi in qualche modo un peso.» Il nuovo atteggiamento è «—un po’ più bilanciato ora di 10 anni fa. Penso che sia buono»

PER ZUCKERBERG CAMBIA POCO – Se la politica del veronome all’inizio aveva attirato molti neofiti della rete, ora è molto più chiaro a tutti, anche a quelli, che espirsi in rete con la propria identità può portare un sacco di conseguenze indesiderate e moleste, a prescindere dall’onestà delle persone o dei loro comportamenti. Ma il cambio di politica di Facebok si fonda anche su altre considerazioni, se infatti agli albori il veronome aiutava l’azienda a valorizzare gli utenti presso gli acquirenti di pubblicità, l’evoluzione tecnica lo rende ora del tutto superfluo, visto che la maggior parte dei clienti/fornitori vi accede da dispositivi mobili che consegnano all’azienda molto di più di nome e cognome.

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