“E’ venuta a saperlo mia madre”: la porno segretaria scuote il Pd di San Miniato

30/06/2011 di Dario Ferri

Il partito spiega in una nota: “Non è stata sospesa ma si è allontanata. Un clamore sbagliato”

La storia della ragazza iscritta al Partito Democratico di San Miniato che è stata riconosciuta nella pellicola di un film pornografico amatoriale dal titolo “E’ venuta a saperlo mia madre”, il giorno dopo, si sgonfia molto. Ma non abbastanza da non finire, il giorno dopo, sulla carta stampata di tutta Italia: Libero di oggi pubblica, a pagina 5 e a corredo di un articolo firmato da Elisa Calessi, addirittura la copertina del dvd amatoriale che la ragazza avrebbe girato per la CentoxCento productions (dove, a questo punto, si staranno mangiando le mani per non aver stampato copie in più prima di questa fantastica pubblicità gratuita. Laura Montanari di Repubblica invece ci riporta i contorni della storia:

Le voci giravano da un po’ in paese, «è lei o non è lei?». Il velenoso dubbio, fra una battuta e un sottinteso sibilato è finito nei post su Facebook, sulle locandine dei giornali e da pettegolezzo è diventato quasi un caso politico con qualche imbarazzo di contorno. Perché lei, 24 anni, neolaureata a Pisa con ottimi voti, in prima fila nella battaglia per i sì ai referendum e in altre sui diritti civili, iscritta al Pd, impegnata nei circoli del Pisano, ha girato un film hard. Poche settimane fa, con i rumors che lievitavano, ha fatto un passo indietro e si è dimessa dalla segreteria comunale del partito a San Miniato: «Motivi personali e di studio» ha raccontano a chi le chiedeva come mai. Non è bastato però a disinnescare il caso. Alcune immagini del set sono finite in Rete e non l’ha protetta abbastanza la mascherina che indossava nel film «Mia madre è venuta a saperlo». Un video girato per una casa fiorentina specializzata nel rastrellare attori non professionisti e distribuito nei pornoshop. Non è un reato girare un film porno da maggiorenne, ma la cosa nei piani della ragazza doveva restare segreta.

Invece le cose sono andate diversamente:

«La frittata è fatta» sintetizza il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Simone Giglioli. «Giravano da un po’ queste voci, speravo non venissero fuori — prosegue — Ha commesso una leggerezza, speriamo soltanto che tutto questo non abbia un impatto brusco sulla sua vita privata. È una brava ragazza». Una ragazza libera e indipendente. Ieri ha staccato il cellulare, chiuso le persiane di casa. Inutile suonare il campanello, abbaiava soltanto un cane. Il Pd ha spiegato in una nota: «Non è stata sospesa, si è allontanata da mesi senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali, anche di studio». Infatti si è laureata la scorsa settimana e adesso si prepara ad andare all’estero per un lavoro.

Un clamore «sbagliato » e «disgustoso» dicono Francesco Nocchi e Massimo Baldacci segretario provinciale e comunale del Pd dell’area pisana:

«Pensiamo che una giovane donna che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa, abbia il diritto di essere lasciata in pace e semmai aiutata da persone amiche a riflettere sulle proprie scelte». Al circolo che frequentava, uno di quelli con la targa della casa del popolo all’ingresso, i pensionati giocano a carte, qualcuno entra ed esce dal bar che offre toast a un euro e mezzo: «Chissà perché l’ha fatto». Un altro incredulo: «Ma dài, non è lei…». Qualcuno la difende: «È una scelta che fa sul suo corpo, cosa c’entra tutto questo con la politica?». Fra curiosità e imbarazzo, la gente sfoglia le pagine dei quotidiani locali, legge, chiede: «Perché si è dimessa? In Parlamento è andata anche Cicciolina». Il segretario del Pd di San Miniato taglia corto: «Parlo soltanto del contratto dei conciatori. Volete sapere di quello?».

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