Lo show del Movimento 5 Stelle alla Camera contro i 173 «colpevoli» per il Fiscal Compact

L’iniziativa del Movimento 5 Stelle ha una valenza esclusivamente propagandistica e i deputati del partito di Grillo si stanno esibendo in aula nella veste di moderni masanielli.

gianluca vacca

LO SHOW IN PARLAMENTO – «Seguiteci in diretta stiamo elencando tutti i 173 colpevoli che attualmente siedono in Parlamento e che votarono a favore di fiscal compact”. Lo scrive su Facebook la deputata grillina Carla Ruocco, subito imitata da numerosi colleghi. I deputati grillini stanno intervenendo in aula ricordando tutti i nomi dei parlamentari che votarono a favore del Mes, della legge costituzionale sul pareggio di bilancio e del fiscal compact».

COS’HANNO FATTO – Tecnicamente l’iniziativa di è risolta nell’iscrizione dei deputati a parlare a titolo personale e nell’impiego del breve tempo concesso per puntare il dito sui colleghi che hanno votato questi provvedimenti. Interventi spesso sopra le righe, c’è chi chiede che gli iscritti in elenco siano «processati per alto tradimento». Il liguaggio è greve, Claudio Cominardi si fa riprendere perché dice «Avete fatto una cazzata», ma tra chi dice che i colpevoli ci hanno condannati alla perpetua schiavitù e che offende i firmatari con una varietà di termini che spazia da «ignoranti» a «criminali», molti gli interventi carichi di pathos, con Giulia Grillo che sembra salire sulle barricate quando arringa i colleghi all’indice e diversi colleghi che sbrigano l’incombenza in maniera molto colorita.

GLIELE HANNO CANTATE – Uno show populista che serve solo a lucrare visibilità e ad eccitare gli animi di quanti non hanno idea di cosa si parli o al più se la sono fatta navigando tra le numerose esagerazioni e i notevoli spropositi che girano nella comunicazione del M5S. Evidentemente non sono solo gli altri partiti ad albergare ignoranti e persone che fanno politica utilizzando la menzogna, ma il M5S ha la pretesa di dirsi diverso e anche questa dev’essere sembrata un’iniziativa utile allo scopo, pur se lo stesso M5S non ha ancora esplicitato la sua politica, nemmeno sulla questione della permanenza nell’euro. Intanto gliele hanno cantate e i fan sembrano gradire, per fare qualcosa di utile al paese e ai suoi cittadini ci sarà tempo, forse.

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