Violentata a 12 anni rimane incinta: ma non può abortire

Ormai la gravidanza è oltre il termine massimo per un’IVG.

Quando la madre è venuta a sapere che la figlia era in cinta, era troppo tardi per riparare. Infatti la gravidanza era ampiamente oltre i termini concessi alle donne incinta per praticare l’interruzione volontaria di gravidanza, e dunque la ragazza ora dovrà portare a termine questa avventura e dare alla luce il bambino che ha in grembo. Anche se, dettaglio non trascurabile, ha 12 anni, ed è stata violentata l’anno scorso quando ne aveva solamente 11. Se fosse stata una donna dotata di maggiore età, ovviamente, il problema sarebbe stato del tutto diverso.

UNA STORIA DI VIOLENZE – E invece appunto parliamo di poco più di una bambina. Intanto il presunto violentatore è già stato preso in custodia dalle forze dell’ordine.

Una bambina di 12 anni che è rimasta incinta dopo essere stata violentata all’età di 11 anni ad Orihuela (Alicante) dovrà partorire perchè l’avanzato stato di gravidanza ormai intercorso, circa 6 mesi, impedisce l’aborto, secondo la locale legislazione.

Tuttavia un aborto terapeutico potrebbe essere praticato se i medici stabilissero con certezza che la vita della bambina è in pericolo, come in effetti sembra che sia.

I medici che l’hanno esaminata credono che la ragazza non abbia ancora completamente sviluppata, sia di costituzione debole e molto magra, e che la sua vita sia in pericolo, il che è l’unico caso in cui il giudice potrebbe autorizzare la fine della gravidanza.

Dopo la 22esima settimana, infatti, secondo la legislazione spagnola non c’è possibilità di aborto se non per superiori esigenze di tutela della vita della madre. Come dicevamo, tuttavia, due sospetti sono già stati presi in custodia.

La Guardia Civil ha arrestato un vicino o amico della famiglia come presunto violentatore. Un altro individuo, col quale la madre della vittima ha avuto una relazione romantica, è latitante dallo scorso aprile.

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