Lars Von Trier: “Non sono un nazista e neanche Mel Gibson”

Il noto regista spiega di non odiare gli ebrei e di aver fatto una battuta di pessimo gusto

Dopo lo scandalo a Cannes, dove è stato espulso dal festival per le sue dichiarazioni pro Hitler, Lars Von Trier concede un’intervista a Der Spiegel. Il più importante sito di informazione tedesco parla così con il noto regista di un caso che ha interessato tutto il mondo. Von Trier smentisce di essere un nazista, rivendica i suoi dubbi sulla politica di Israele nei confronti dei palestinesi così come le sue origini ebraiche.

“FUORI DA CANNES? BELLO” – Il regista danese dichiara a Der Spiegel di essere contento per quanto successo al Festival, per certi versi. “Sono molto fiero, è la prima volta che divento Persona non grata da qualche parte. Il palazzo del Festival mi rendeva claustrofobico, non ci dovrò più tornare, non mi dispiace affatto. Mi piacerebbe ritornare a casa, se no promuoverò il mio film da qualche altra parte.” Alla domanda di Der Spiegel se considera indifferente il Festival di Cannes, Von Trier replica così: “Io rispetto il Festival, mi hanno sempre appoggiato. E sono amico del direttore della rassegna cinematografica francese. Ma ormai sono troppo arrabbiati con me”.

NON SONO UN NAZISTA – Alla domanda se si sente veramente un nazista, come dichiarato nella famosa conferenza stampa, Lars Von Trier rivendica le sue origini ebraiche. “ Il mio cognome è mezzo danese mezzo ebraico. Lo porto con orgoglio, io come i miei figli. Io ho scoperto di avere origini tedesche, il mio vero padre proveniva dalla Germania. Nello slang danese si usa Nazi anche per descrivere chi è tedesco. Non è divertente, è stupido, ma in quel senso sono nazista, cioè un tedesco per i danesi. Allo stesso modo non sono un antisemita, ma critico la politica di Israele nei confronti dei palestinesi. Ma non sono come Mel Gibson, anzi sono l’opposto. Credo che l’Olocausto sia il più grave crimine della storia. Chiedo scusa per la mia battuta, e se uno mi vuol dare un cazzotto farebbe bene”.

“NON NE POSSO PIU’” – Secondo Von Trier la direzione del Festival se l’è presa così tanto perché anche i francesi nella loro storia hanno avuto un pessimo rapporto con gli ebrei. Una frase che certo non tranquillizzerà gli animi, ma il regista danese confessa di essere stanco per tutte le polemiche generate dalle sue dichiarazioni. “In futuro mi dovranno tappare la bocca con la colla, prima di portarmi davanti ai giornalisti. Per esempio trovo stupido bombardare Tripoli, per quanto Gheddafi mi disgusti. Ma l’Onu è stata fondata per evitare le guerre, non per diffondere il liberalismo statunitense. Ma è meglio parlare dei miei film, anche se la discussione sui temi politici mi piace.”

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