La vera storia del bacio al poliziotto alla manifestazione No Tav

Ieri molti quotidiani on line hanno pubblicato la foto del bacio a un poliziotto alla manifestazione No Tav in Val di Susa, parlando di immagine-simbolo. Questo lo scatto, creditato dall’agenzia AFP e ripreso tra gli altri da Repubblica.it

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IL BACIO AL POLIZIOTTO ALLA MANIFESTAZIONE NO TAV– Già ieri avevamo scritto che curiosamente, tra i commenti alla foto si poteva leggere questo dialogo piuttosto… significativo:

ragazza bacio poliziotto

Oggi la Stampa di Torino va fino in fondo e scopre che la storia della foto-simbolo era in effetti falsa. Lo fa sentendo i due protagonisti della storia, ovvero il poliziotto, un ragazzo siciliano di 25 anni, da pochi mesi a Torino, che fa parte del V Reparto Mobile, e Nina De Chiffre, che vive a Milano, ha 20 anni, studia e lavora. Un collega racconta alla Stampa cosa è davvero accaduto:

Giuseppe Corrado, collega e caposquadra del giovane poliziotto conferma: «Bacio? Diremmo forse meglio un tentativo fallito di provocazione risolto grazie alla professionalità del nostro operatore». Ancora: «E’ stato un gesto fondamentalmente ostile, e che quasi rasenta un reato penale, oltraggio a pubblico ufficiale. Il collega ha mantenuto i nervi saldi, è stato ineccepibile sul piano professionale, nessuno di noi cade in questi equivoci».

La ricostruzione del caposquadra va avanti:

«Dopo il bacio sulla visiera, la ragazza che era stata gentilmente allontanata, si era infilata due dita in bocca, le aveva bagnate di saliva e poi aveva tentato di toccare il volto dell’agente. Francamente, non mi sembra un gesto granché romantico. Un’altra ragazza, poi, aveva leccato la visiera di un altro poliziotto, insomma, a questi episodi va dato solo il significato che hanno, e non altro». E aggiunge: «I nostri reparti, in Val Susa, hanno un compito delicatissimo, quello di consentire che le proteste, legittime in un Paese democratico, si svolgano nella legalità. Purtroppo, in passato, non è avvenuto. E ora siamo qui, a discutere se quello fu un bacio gradito oppure no».


NINA DE CHIFFRE E IL BACIO AL POLIZIOTTO DURANTE LA MANIFESTAZIONE NO TAV
– Il quotidiano ha sentito anche la ragazza, Nina De Chiffre:

«Ci sono due cose che vorrei subito chiarire – puntualizza lo giovane attivista, militante del collettivo meneghino Remake -. Quella foto non è stata assolutamente organizzata ad arte, come molti hanno insinuato. Il fotografo ha solamente avuto fortuna. Ma soprattutto: il mio intento non era quello di lanciare unmessaggio di pace alle forze dell’ordine. Al contrario: volevo ridicolizzare i poliziotti. Volevo metterli in imbarazzo: volevo prenderli in giro.Direi che ci sono riuscita».
Come è avvenuto l’episodio?
«Èmolto semplice. Stavamomarciando in corteo, quando improvvisamente ci siamo trovati di fronte questo schieramento di polizia. Gli agenti in tenuta antisommossa, per regolamento, non possono reagire adalcuno stimoloprovenientedaimanifestanti. Cosìmi sono avvicinata con lamani in alto. Ho visto un giovane agente – avrà avuto 20 anni – e ho iniziato a provocarlo. Prima gli ho leccato il casco, poi gliel’ho baciato. Infine ho infilato le mie dita nelle sue labbra,ma in quelmomento è intervenuto un suo superiore chemi ha allontanato».
Cosa hai visto negli occhi dell’agente?
«Il panico, solo il panico: non sapeva come reagire. Ed era quello che volevo».

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