Ruby: “Bunga bunga, c’erano la Carfagna e la Gelmini che ballavano nude per Silvio “

La deposizione della giovane l’ha riportata Berlusconi alle deputate del PdL ieri riunite. In questo modo ora la sappiamo tutti.

Grazie a Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, sappiamo qualcosa in più delle deposizioni di Ruby ai magistrati milanesi. Già, la non-minorenne di origine marocchina, interrogata in procura, avrebbe raccontato dei famigerati festini bunga bunga nei sotterranei di Arcore, non risparmiandosi alcun particolare fra i più scottanti.

LE MINISTRE NUDE – Nello specifico, avrebbe raccontato di balletti in topless di due ministre, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, in mezzo a tutte le altre papi-girls.

Una visionaria, una mitomane, una pazza. Al punto di arrivare a raccontare ai magistrati che alle feste in casa mia c’erano le ministre Mara Carfagna e Mariastella Gelmini e la presentatrice di Sanremo Belen Rodriguez che ballavano tutte nude insieme ad altre ragazze. Una follia Pensate che in quel periodo la Gelmini era anche incinta». Quando Silvio Berlusconi finisce di ripercorrere la vicenda Rubydavanti alle deputate del Pdl riunite nella sala del governo diMontecitorio l’imbarazzo trai presenti è palpabile. Il Cavaliere, infatti, non si limita a ripetere le sue ragioni o a puntare il dito contro la magistratura che permasi ha «spiato»la sua abitazione privata «monitorando chi entrava e chi usciva» per il solo fatto di «essere mio ospite». Si spinge ben oltre e senza esitare – tra lo stupore di una trentina di deputate ammutolite – fai nomi della Carfagna e della Gelmini

E’ il Giornale a regalarci il retroscena, sparando in prima pagina che ora “i pm gettano fango anche sulle ministre”; in realtà è Ruby che depone, in passato si è dimostrata spesso abbastanza attendibile. Ovviamente le sue affermazioni attendono conferma, ma Berlusconi va in giro in parlamento a raccontare tutto, e il panico si diffonde in sala. Mai che si possa stare tranquilli, diciamo.

“RUBY INATTENDIBILE” – In altre occasioni Ruby non si è dimostrata affatto attendibile, invece. Per Berlusconi la collezione dei suoi strafalcioni farebbe da prova della sua completa inattendibilità: e qualsiasi dichiarazione su ministre o altri invitati di pregio, dovrebbe portare, invece che ad un’apertura di credito, ad un’apertura di un fascicolo a suo carico.

Già, perché «davanti a simili follie qualunque magistrato che non è in malafede non solo non le avrebbe dato credito ma l’avrebbe indagata per calunnia aggravata». E invece, ripete il Cavaliere, qui «siamo di fronte a unasentenzagiiàscritta». Non solo prima del processo – aggiunge – ma perfino prima di iniziare le indagini. D’altra parte, è il senso dei ragionamenti del capo del govemo, «non è certo questo il primo esempio di quanto Ruby non sia attendibile». Circostanza ripercorsa più volte durante i gabinetti di guerrache si sono tenuti negli ultimi giorni a Palazzo Grazioli con Ghedini, Longo e la solitapiladi codici. Ruby, infatti, ha anche raccontato di aver partecipato a una cena ad Arcore in compagnia di Daniela Santanche, Elisabetta Canalis e George Clooney. Serata smentita sia dal sottosegretario all’Attuazione del programma che dalla Canalis, ascoltata dai magistrati sull’argomento. Come pure – ripete il premier ogni volta che toma sull’argomento nelle sue conversazioni private – non trovano riscontro gli incontri asfondo sessuale che la giovane marocchina dice di aver avuto con Cristiano Ronaldo.

Il punto è che Ruby non accusa nessuno di nessun reato, e dunque, di che calunnia si parla; inoltre, per il reato di calunnia serve la querela, ma a Silvio non importa. Il punto è regalare alle sue deputate un attimo di brivido: pensa se fosse tutto vero ed uscissero pure le foto.

Share this article