Malta: l’isola felice della crisi europea

Un moderno autobus King Long Arriva a Sliema
Un moderno autobus King Long Arriva a Sliema

I NUOVI PALAZZI – Si chiedono cose semplici ma fondamentali, come ad esempio evitare di lasciare il televisore in stand-by, si propongono sussidi governativi per l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti, s’incentiva la raccolta dell’acqua piovana ed il trattamento delle acque di scarico. Nella zona più “inurbata” dell’isola non mancano le costruzioni di nuova generazione, la nascita di palazzi, di complessi commerciali dove trovano spazio marchi e cultura italiana e la presenza di nomi altisonanti che danno un’idea di come il mercato stia cambiando. Parliamo ad esempio della prossima presenza di Sotheby’s a Sliema. Sul lungomare è notevole la presenza di baretti dove si può prendere una pausa guardando lo sport in tv.

L’ITALIANO MALTESE – Oltre alla Premier League, il massimo campionato di calcio inglese, seguitissimo anche per via del fatto che Malta venne resa indipendente dagli inglesi solo nel 1964, “tira” molto anche la Serie A, a causa di una vicinanza culturale e linguistica molto forte con il nostro Paese. Una cameriera di un ristorante di Marsaxlokk, cittadina a sud del Paese famosa per i suoi “luzzu”, ovvero speciali imbarcazioni colorate con la prua dotata di occhi, a richiamo delle imbarcazioni del passato fenicie e greche, interpellata sulla questione, ci ha spiegato che la loro conoscenza dell’italiano è data dalla televisione e dai cartoni animati trasmessi su Italia 1, che hanno spopolato tra i bambini già negli anni ’70. A dimostrazione di quanto sia seguita la televisione del nostro Paese, accade di trovare il palinsesto tv serale sulle pagine del Times of Malta.

Terminal autobus, La Valletta
Terminal autobus, La Valletta

UN PAESE, TRE LINGUE – Il risultato è che ovunque, dagli aerei di Air Malta fino all’autista dell’autobus di Dingli, troverete qualcuno che saprà parlare italiano. Questo, sommato all’inglese ovviamente diffuso in tutta l’isola, essendo questa una lingua ufficiale, fa si che i maltesi in realtà abbiano a disposizione due idiomi ufficiali europei. Anche se in realtà ce ne sarebbe un terzo, il più importante. Parliamo della lingua locale, il maltese, frutto di una fusione tra un dialetto arabo, l’unico riconosciuto come lingua ufficiale, con elementi figli delle lingue romanze e del siciliano. Il risultato è abbastanza curioso, specie se si pensa che magari si può assistere ad una conversazione che prevede in simultanea l’uso di tre lingue, maltese, inglese ed italiano.

Il vecchio autobus di Malta (wikipedia)
Il vecchio autobus di Malta (wikipedia)

LA VITA NOTTURNA – Questo avviene spesso in quella che forse è l’unico punto d’approdo notturno per turisti e maltesi. Parliamo di Paceville, un distretto situato all’interno di San Giljan, nel quale sono concentrati i principali locali del Paese. Non è niente di più di un incrocio con due strade che scendono verso una terza che porta al mare. Ma si tratta del centro della movida. Se alle 19 a Valletta è tutto spento e dal piazzale degli autobus ci sono addetti con torce luminose che aiutano gli autisti nella manovra con i loro mezzi, qui è tutto illuminato e brulicante di vita. I pullman già alle 20 sono pieni di giovani e meno giovani ben vestiti che vanno a divertirsi contando sui locali aperti fino alle 4 del mattino e sull’attività dei “butta dentro”, persone che distribuiscono flyer in cui si promettono drink gratis, nel tentativo di attirare la clientela.

L'ingresso dell'Ospedale Mater Dei di Misida (Wikipedia)
L’ingresso dell’Ospedale Mater Dei di Msida (Wikipedia)

IL VIDEO – Se ai più grandi questa località non dice niente, tra i giovani europei rappresenta un must. Malta nei mesi estivi ospita circa 5000 studenti al giorno, adolescenti o preadolescenti, che arrivano sull’isola per un programma di vacanze-studio finalizzato all’apprendimento dell’inglese. Tuttavia di sera diventa quasi un obbligo per loro uscire e svagarsi, possibilmente facendo “casino”. Nei video sottostanti si può apprezzare sia l’età media dei ragazzi sia la folla che preme su chi vuole salire le scale di Paceville. Negli ultimi anni le cose, almeno per gli studenti stranieri, sono un po’ cambiate a causa di una serie di eventi luttuosi che hanno spinto le società a cercare luoghi meno caratteristici ma più tranquilli, come ad esempio St.Paul Bay.

L’ECONOMIA DEL PAESE – Da queste immagini potrà sembrare che Malta sia un paese molto mediterraneo, con divertimenti, feste ed un’economia basata sul furore. No. Per darvi un’idea di che cosa significhi la giornata maltese, questo è il traffico che si può apprezzare sulla strada di collegamento da Sliema a Qormi alle 6.50 del mattino:

Si tratta quindi di un Paese dai ritmi anglosassoni che basa la sua economia sul turismo e sull’industria. L’arcipelago produce solo il 20 per cento del suo fabbisogno alimentare, l’accesso all’acqua è limitato e l’energia dipende al 100 per cento da fonti fossili. Il traino è rappresentato dal commercio estero, dall’industria manifatturiera e dal turismo. E grazie all’ingresso nell’Unione i numeri si sono alzati trasformando l’economia del Paese in un far per l’Unione. Merito anche di una politica economica che da un lato ha favorito gli investimenti ma dall’altro ha cercato di controllare lo sviluppo della medesima.

Imbarcazione a Marsaxloxx
Imbarcazione a Marsaxlokk

UNA SPERANZA – Il governo ha anche investito nella cultura, come nel caso dell produzioni cinematografiche. Qui sono stati girati film come Troy, il Gladiatore ed il Conte di Monte Cristo. Il set di “Braccio di Ferro” rappresenta un’attrazione per i turisti (che valgono il 35 per cento del Pil del Paese). La sfida del futuro è rappresentata dall’energia. Nonostante il Paese possa contare su vento e sole, importa il 100 per cento dei combustibili necessari per generare elettricità. Il nuovo capo del governo, Joseph Muscat, in carica da quest’anno, è chiamato a rispondere a questa necessità. Non solo, il suo ruolo è anche quello di aiutare Malta a diventare sempre di più una potenza regionale. Va letto in questo senso il suo viaggio all’Onu seguito da una visita ufficiale in Canada, visita seguita dai media locali anche per via del fatto che sono molti i maltesi stabilitisi lì dopo l’emigrazione. E chissà se si aspettavano che il loro piccolo Paese possa godere di una A da parte dell’agenzia Fitch che ha però dato un downgrade rispetto all’A+ lo scorso 20 settembre. Una macchia su un’economia inaspettatamente forte che potrebbe aiutare la stessa Europa ad uscire dalla crisi. (Photocredit Giornalettismo / Giulia Marani)

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