Il video dei detenuti di Guantanamo sottoposti all’alimentazione forzata

Sei mesi fa decine di detenuti di Guantanamo hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni estreme alle quali sono costretti all’interno della “prigione della vergogna”, così com’è stata ribattezzata la struttura carceraria americana a Cuba. Nonostante le promesse, l’amministrazione Obama non è ancora riuscita a chiudere Guantanamo: oggi sono un centinaio i prigionieri che continuano la loro forma di resistenza. Le autorità hanno risposto con la forza, tanto che 44 di loro sono stati sottoposti ad alimentazione forzata, come spiega l’Huffington Post.

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E’ stata l’organizzazione per i diritti umani Reprieve a mettere in scena e filmare quanto avviene durante le operazioni di somministrazione forzata degli alimenti, con l’aiuto del rapper Yasiin Bey, seguendo la procedura standard descritta nelle istruzioni trapelate. “Un filmato straziante”, spiega il quotidiano on line, descrivendo il video mostrato anche dal Guardian.

ALIMENTAZIONE FORZATA A GUANTANAMO – Dopo la consegna della petizione con oltre 200 mila firme allo stesso Barack Obama, per chiedere la chiusura del carcere di Guantanamo, le associazioni umanitarie e i media americani hanno denunciato le operazioni di alimentazione forzata, definendole come “una forma di tortura”. Ieri, però, il Tribunale federale di Washington ha respinto la richiesta di un detenuto, in sciopero della fame, che spingeva affinché fosse decretata l’illegittimità delle attività di somministrazione contro la sua volontà. Allo stesso tempo, però, il Tribunale ha chiesto al presidente Barack Obama di pronunciarsi sulla questione. Secondo il giudice, le leggi approvate dal Congresso impediscono di intervenire su alcuni aspetti delle condizioni di prigionia di Guantanamo, compresa l’alimentazione forzata. E’ stato però evidenziato come sia compito del Presidente degli Stati Uniti affrontare il problema. Negli scorsi giorni il governo americano aveva respinto la richiesta di altri detenuti di stoppare l’alimentazione forzata in coincidenza con il mese di digiuno islamico del Ramadan. Le autorità si erano limitate a spiegare come la procedura sarebbe stata adeguata ai dettami religiosi, non venendo così mai applicata dopo l’alba o prima del tramonto. Le pratiche di alimentazione forzata sono considerate illegali, così come una violazione dell’etica professionale, da parte della World Medical Association, dall’American Medical Association, e dal Comitato internazionale della Croce Rossa.

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