Zika, ecco cosa si rischia con il virus venuto da Centro e Sud America

25/01/2016 di Redazione

La diffusione del virus Zika, che viene trasmesso da una zanzara e che sta destando allarme soprattutto in Centro e in Sudamerica, preoccupa anche l’Europa. Per contrastarlo al momento non esistono cure specifiche e non è diponibile un vaccino, ma non ci sono vittime: l’infezione (che sembra non trasmissibile da uomo a uomo) nella maggior parte dei casi non è grave, non ha mai dato origine a febbri emorragiche o morte, mentre in una persona su cinque provoca sintomi come febbre, dolori muscolari e articolari, congiuntivite o arrossamenti della pelle, spossatezza.

 

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ZIKA, I RISCHI

L’allerta riguarda la comparsa di gravi patologie nei neonati. La diffusione del virus Zika è infatti associata alla nascista di bambini con microcefalia, con una testa più piccola del normale. I casi di microcefalia dal 2014 ad oggi sono aumentati di 20 volte (4mila nell’ultimo anno). Si tratta di una condizione che crea problemi di apprendimento e di sviluppo. I rischi per gli Europei riguarda la possibilità che il virus arrivi anche alle nostre latitudini. Inoltre non è escluso il rischio di trasmissione per via sessuale. Ne parla Adriana Bazzi sul Corriere della Sera:

C’è il rischio che la malattia arrivi anche alle nostre latitudini?
Sì: il problema sta tutto nelle zanzare. Se altre zanzare del genere «Aedes», come la «Aedes albonicus» (la zanzara tigre), si adatteranno a trasportare il virus Zika, il rischio è reale. La zanzara tigre vive in climi più temperati rispetto a quella della specie «Aedes aegypti» ed è presente in 32 Stati dell’Unione americana, in Europa e in Italia. È quella che trasmette i virus della chikungunya e della dengue – responsabili della «febbre spacca ossa»: casi di malattia sono stati segnalati negli ultimi anni in varie regioni italiane, soprattutto in Emilia-Romagna e in Veneto – chiamate anche «febbri estive».
Esiste un rischio di trasmissione sessuale dello Zika?
Sì, potrebbe esistere. Nel dicembre 2013, durante un’epidemia di Zika nella Polinesia Francese, il virus è stato isolato nello sperma di un paziente e questo potrebbe far ipotizzare una potenziale trasmissione sessuale del virus.
Quali sono le precauzioni per difendersi dal contagio?
Quelle comuni, già note per la malaria. Chi vive nelle aree a rischio deve ricorrere a zanzariere alle finestre degli edifici e sopra il letto, usare l’aria condizionata, rimuovere dalle case e dai cortili contenitori dove ristagna acqua e dove le zanzare possono proliferare. Per i turisti le raccomandazioni sono quelle di coprirsi il più possibile (pantaloni e camicie con maniche lunghe, cappello, calze e scarpe) e di usare repellenti cutanei, con una raccomandazione: queste zanzare, a differenza di quelle che trasmettono la malaria al tramonto, pungono durante l’intera giornata. Regole da seguire per evitare quanto è successo ai quattro italiani che hanno «importato» l’infezione.

Viene consigliato inoltre alle donne incinte di non recarsi nei paesi in cui il virus Zika si è diffuso, come Brasile ed El Salvador, almeno in attesa che l’epidemia non si esaurisca. Il problema nasce dal fatto che i danni del virus sul feto si verificano nei primi tre mesi di gravidanza, quando una donna può non sapere di essere incinta.

(Foto: Ansa / Epa)

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