Scomparsa studentessa cinese a Roma. L’urlo al telefono di Zhang Yao prima di scomparire nel nulla

07/12/2016 di Redazione

Sembra sparita nel nulla dopo aver ritirato il permesso di soggiorno all’ufficio immigrazione della questura in via Teofilo Patini. A Roma sono partite le ricerche di Zhang Yao, studentessa ventenne arrivata a Roma lo scorso marzo dalla Cina per studiare all’Accademia di Belle Arti di via di Ripetta e di cui lunedì si sono perse le tracce.

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Ne parla Repubblica Roma:

E un dettaglio ora tormenta gli amici che ieri hanno denunciato tutto alla polizia: «Era al telefono. Stava chiacchierando con uno di

noi, poi ha iniziato a gridare. La chiamata è finita così e ora non riusciamo più a rintracciarla».
A indagare sulla ragazza, in Italia grazie al programma “Marco Polo e Turandot” progettato dalla Conferenza dei rettori delle università italiane, adesso sono gli agenti del commissariato Casilino e i colleghi della squadra mobile

Dove è Zhang Yao?

«Abbiamo provato a cercarla ovunque — ha spiegato una professoressa dell’Accademia alla polizia — e a chiamare tutti gli ospedali. Ma non è da nessuna parte. Sa parlare discretamente l’italiano e non avrebbe problemi a chiedere aiuto se si trovasse in difficoltà. I genitori? Sono stati avvertiti subito». La notizia, infatti, ha compiuto rapidamente il giro del globo: la madre e il padre della ragazza che su una foto caricata su Facebook sorride accanto a un’amica attendono novità dall’Italia. Ma potrebbero presto partire per l’Italia da Hohhot, la capitale della regione della Mongolia interna. Come Zhang, decine e decine di studenti ogni anno arrivano
a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti. La comunità cinese è una delle più rappresentate nell’istituto di via Ripetta e tutti ora stanno cercando di contribuire alle ricerche della studentessa. Sulle celle agganciate dal suo cellulare e sulle telecamere di sorveglianza dell’ufficio immigrazione si concentrano invece gli investigatori.

(foto via Facebook)

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