15enne esclusa da una gara canora, Zaia: «Fatela cantare e basta, che non si venga a dire che serve lo ius soli»

Dopo che è stata diffusa la brutta storia di discriminazione di cui è stata vittima una 15enne di Verona, esclusa da una gara canora, perché ritenuta «non un’italiana vera», sono montate le polemiche. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha cercato di sedarle, non per solidarietà nei confronti della giovane veneta, ma per evitare che possano diventare il pretesto per riaprire il dibattito sullo ius soli: «Fatela cantare e basta, che non si venga a dire adesso che serve lo ius soli per questo caso».

15ENNE ESCLUSA DA GARA CANORA PERCHÈ DI ORIGINI AFRICANE

In realtà lo ius soli non c’entra nulla, dato che la 15enne, Dora B., ha la cittadinanza italiana, così come i suoi genitori, arrivati dal Ghana circa 30 anni fa. Un dettaglio che la ragazza aveva anche specificato all’organizzatore della gara canora Canta Verona Music Festival nei messaggi di cui sono stati diffusi gli screenshot. La risposta è agghiacciante: «No, italiani si nasce non si diventa e si nasce da genitori italiani. Io la penso così ed è riservato esclusivamente a italiani di fatto. Ci sono anche cinesi con cittadinanza italiana, ma non sono italiani di fatto». Un messaggio inaccettabile, che il fratello di Dora B., Emmanuel ha voluto diffondere, insieme alla richiesta di scuse per la sorella, che «stava vivendo la cosa con grande disagio e aveva bisogno di sostegno».

italiana di origini africane
I messaggi tra la 15enne esclusa dalla gara canora e l’organizzatore della competizione

ZAIA: «SONO CONTRARIO ALLO IUS SOLI, FATELA CANTARE E CHE SIA FINITA QUI»

«Abbiano ben altri problemi – ha commentato Zaia – che star qui a vietare ad una ragazzina di cantare in un concorso. Si faccia questo atto e si eviti di aprire un’altra polemica, magari con qualcuno che ci venga a dire che per risolvere questi problemi ci vuole lo ius soli». «Lo ius soli – ha proseguito Zaia – mi vede contrario, perchè il buon senso deve risolvere problemi come questi senza fare delle leggi. Si tratta semplicemente di dare un segnale di civiltà; non si arrivi a dire che serve lo ius soli. Fatela cantare e sia finita qui», è il commento del governatore del Veneto riportato dall’Ansa.

Foto copertina: Ansa

 

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