Wikileaks: la Cia può spiarci perfino attraverso il televisore

08/03/2017 di Redazione

La Cia è in grado di catturare informazioni riservate intercettando comunicazioni criptate come quelle di Whatsapp, Telegram e Signal, entrando nei database delle forze i polizia e perfino attraverso un televisore intelligente. È l’ultima rivelazione di Wikileaks, l’organizzazione internazionale che riceve in forma anonima e pubblica documenti coperti da segreto. Da un’inchiesta esclusiva è emerso un arsenale top secret che permette agli 007 americani di accedere anche nei sistemi più sofisticati e catturare dati su informazioni clandestine in ogni angolo del mondo.

 

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WIKILEAKS: LA CIA PUÒ SPIARCI ATTRAVERSO CHAT E TV

Repubblica, che ha avuto accesso a oltre 8mile file segreti sulla strumentazione cyber della agenzia di spionaggio del governo federale Usa, in un articolo a firma di Stefania Maurizi spiega:

Telefonini iPhone, Samsung, HTC e Sony; televisori “intelligenti” come l’F8000 della Samsung ma persino sistemi apparentemente inespugnabili, come i database della polizia che non sono collegati a internet: niente è irraggiungibile per la Cia. Può penetrare nelle tv di ultima generazione e carpire ogni colloquio che avviene nella stanza, anche quando il televisore sembra spento. Può intercettare chat di comunicazioni criptate come WhatsApp, Telegram, Signal, impadronendosi delle conversazioni prima che vengano protette dai codici di cifratura. Neanche automobili e tir sono immuni: già da ottobre 2014, Langley è al lavoro per infettarle e così prendere il controllo della guida. Eliminare un obiettivo con un banale incidente stradale è una tecnica antica. Quello che è nuovo, però, è che con le cyber- armi le spie non dovranno più sporcarsi le mani a sabotare i freni. Tutto sarà invisibile, gestito da molto lontano.

WIKILEAKS: LA CIA HA UN ARSENALE DI CYBER ARMI

La base delle attività di sabotaggio informatico per l’Europa si troverebbe nel consolato statunitense di Francoforte. Nei documenti della Cia vengono descritti anche i metodi d’azione degli agenti sul campo. Ma i file spiegano anche che l’agenzia Usa ha messo in piedi una struttura di spionaggio autonoma per non rispondere ai concorrenti della Nsa, agenzia americana di spionaggio elettronico. Emergono comunque collaborazioni e con altri apparati americani e britannici. Il valore dei file rubati è elevatissimo:

I file appena rivelati da Wiki-Leaks sono la punta dell’iceberg: l’organizzazione di Julian Assange sostiene di essere in possesso perfino delle cyber-armi della Cia, quelle che consentono anche di manomettere e distruggere i sistemi di controllo. E nel pubblicare i documenti, il fondatore di WikiLeaks ha messo in guardia da questi ordigni tecnologici, che possono essere più devastanti delle bombe tradizionali: «C’è un enorme rischio di proliferazione legato allo sviluppo delle cyber-armi. La diffusione incontrollata di questi strumenti, che scaturisce dalla difficoltà di arginarli e contemporaneamente dal loro grande valore di mercato, è paragonabile al commercio internazionale di armamenti».

(Foto da archivio Ansa. Credit: EPA / DENNIS BRACK)

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