WhatsApp e Facebook: così si sono radunati i molestatori di Colonia

09/01/2016 di Redazione

Messaggi Whatsapp e inviti: si sono organizzati così i molestatori di Capodanno a Colonia.

riporta il Corriere della Sera:

«La zona della stazione è sempre stato un punto d’incontro per i migranti, ma quella notte ce ne erano molti di più del solito perché le comunità di siriani, algerini e marocchini si erano date appuntamento via Facebook o WhatsApp» dice Marco Kammholz, un assistente sociale che nella città renana lavora con i giovani a rischio e i minorenni stranieri «non accompagnati», cioè gli adolescenti arrivati da soli in Europa per sfuggire alle guerre o alla povertà dei Paesi di origine. «Due dei ragazzi che seguo (tra i 15 e i 20 anni) avevano ricevuto l’invito a trovarsi alla stazione tramite il passaparola sui cellulari», aggiunge.

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La stazione è da sempre un punto d’incontro…

«Il ritrovo alla stazione era pianificato, ma questo non significa che le persone fossero lì per compiere molestie o borseggi — chiarisce Kammholz —. Molti giovani migranti sono in Germania senza una famiglia e semplicemente non hanno luoghi dove poter stare con gli altri. I ragazzi che conosco ci erano andati per passare del tempo con i loro amici. Ciò non toglie che si sia creata una situazione minacciosa e pericolosa, o che serva una riflessione sul machismo anche negli ambienti degli immigrati. Ma purtroppo le violenze sessuali qui a Colonia sono spesso un problema quando ci sono manifestazioni che riuniscono grandi gruppi di uomini, magari ubriachi, dal Carnevale agli incontri di calcio. Il punto è come garantire la sicurezza di una città».

(foto ANSA/EPA/CHRISTIAN CHARISIUS)

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