«Limitare i voucher a cassintegrati, studenti e pensionati, e abolirli nell’edilizia»

28/12/2016 di Redazione

L’utilizzo dei voucher deve essere limitato ai lavoratori cassintegrati, agli studenti, e ai pensionati, dopo un attento lavoro di tracciatura sugli eventuali abusi compiuti. Il ministro Maurizio Martina propone in un’intervista al Corriere della Sera nuove restrizioni alla diffusione dei buoni lavoro, cresciuta in modo particolare nel 2016, e che sono oggetto di una proposta di referendum abrogativo da parte della Cgil.

COME LIMITARE I VOUCHER

Si moltiplicano le prese di posizioni all’interno della maggioranza che sostiene il Governo Gentiloni e del PD in favore di un utilizzo limitato dei voucher, i buoni lavoro che consentono di retribuire il lavoro accessorio con un paga oraria di 10 euro. Parlando col Corriere della Sera il ministro Martina riconosce una eccessiva crescita dei voucher – 500 mila buoni venduti nel 2008, per il 2016 si stimano 160 milioni – che andrebbe ricondotta a normalità, anche grazie alla tracciabilità introdotta dal Governo Renzi.

Sono contrario all’abrogazione totale. La finalità iniziale dei voucher era positiva: hanno fatto emergere una fetta di lavoro nero. Ma poi, con la progressiva liberalizzazione introdotta ben prima del governo Renzi, hanno rischiato di accentuare in alcuni settori la precarizzazione dei rapporti di lavoro. È su questa distorsione che bisogna intervenire. Serve un lavoro di analisi settore per settore, che potremo fare solo quando avremo i dati completi della tracciabilità introdotta, voglio ricordarlo, proprio dal governo Renzi. E poi credo che il caso dell’agricoltura possa insegnare qualcosa

VOUCHER SOLO PER CASSINTEGRATI, PENSIONATI E STUDENTI

Il ministro dell’Agricoltura Martina rimarca come si debba prendere esempio dal settore disciplinato dal suo dicastero per limitare il fenomeno dei voucher.

Oggi i voucher in agricoltura rappresentano meno del 2% rispetto al totale di quelli utilizzati. Prima eravamo su livelli molto più alti, vicini al 15% del turismo, al 14% del commercio, al 12% dei servizi. Un anno fa abbiamo circoscritto l’uso dei voucher alle tre categorie di cui parlavamo prima: studenti, pensionati, cassintegrati. E abbiamo introdotto un limite annuale, 2 mila euro, alla somma che il singolo può incassare dallo stesso datore di lavoro sotto forma di voucher. Non è stato facile, il comparto non era d’accordo. Ma credo sia stato giusto e possa essere un modello

Martina, esponente della sinistra del PD vicina però alla maggioranza di Renzi, propone di abolire i voucher nell’edilizia, così come negli altri settori a rischio abusi. Secondo il ministro la limitazione dei voucher andrebbe fatta anche senza la pressione del referendum della Cgil. Su un altro dei quesiti proposito Maurizio Martina si dichiara contrario alla reintroduzione della tutela giudiziaria dal licenziamento illegittimo cancellata dal Jobs Act.

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