Vi spieghiamo il grande complotto dei frigo di Virginia Raggi

«È un po’ strano, ci sono frigoriferi che invece di essere portati all’isola ecologica vengono buttati vicino ai cassonetti e non è mica un lavoro semplice portarli lì, non so neanche come facciano. Però il frigorifero è già tutto sfondato e graffitato. Mi sembra strano». Virginia Raggi, sindaco di Roma, non si capacita dell’emergenza rifiuti ingombranti in città. Le sembra strano che i frigoriferi (ma anche boiler, televisori e quant’altro) infestino i cassonetti capitolini. In realtà c’è poco di oscuro se si conosce un po’ la realtà Ama e le peripezie di chi, da semplice cittadino, cerca di smaltire un rifiuto ingombrante da giugno. Esiste quindi un grande complotto dei frighi per mettere in difficoltà la giunta Raggi?

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AMA E IL NUOVO BANDO DI GARA PER I RIFIUTI INGOMBRANTI

“Temporaneamente sospese prenotazioni servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti” recita così il comunicato Ama risalente al 17 giugno scorso, sul sito. Ama spiega, in poche parole, perché la municipalizzata abbia deciso lo stop del ritiro di elettrodomestici, mobili e materiale di difficile smaltimento.
L’affidamento del servizio di ritiro a domicilio “RiciclaCasa” non è andato a buon fine. La commissione valutatrice ha riscontrato l’inidoneità della documentazione presentata nelle due offerte ricevute. Le prenotazioni del servizio, quindi, da sabato 18 giugno sono sospese mentre i ritiri già fissati sono già stati effettuati come da appuntamento. Noi abbiamo contattato l’ufficio stampa Ama per capirci di più. Ci sono novità. È stata bandita una nuova gara, ancora in corso. A breve si saprà chi si aggiudicherà finalmente l’erogazione del servizio.

COSA BISOGNA FARE OGGI PER SMALTIRE UN FRIGORIFERO A ROMA

E ora? Chi deve smaltire un rifiuto ingombrante a Roma come deve fare? Inutile chiamare il servizio “Riciclasa”, è sospeso. Il cittadino dovrà rivolgersi ai 14 centri di raccolta presenti sul territorio. «Dalle 7 alle 11 dalle 14 alle 19 aperti tutti i giorni, tranne la domenica», spiegano da Ama. Non solo, in collaborazione con il TGR Lazio, è attiva anche l’iniziativa “Il tuo quartiere non è una discarica”. Ogni domenica sono attive alcune ecostazioni straordinarie con orari, indirizzi e materiali che si possono consegnare. Cambiano di settimana in settimana e ogni municipio si differenzia nella raccolta del rifiuto ingombrante a seconda delle occasioni. Per esempio ad Anagnina, nello Stabilimento Ericsson del Municipio VII, quest’anno anno si potrà raccogliere di domenica solo il 18 dicembre (dalle 8 alle 13): legno, metallo, ingombranti, frigoriferi e condizionatori e tanto altro ancora. A Largo Montanari (Municipio IX) invece, sempre il 18, si accettano anche le lampade al neon. Piccolo neo in tutta questa faccenda.: il cittadino dovrà portare con le sue manine il rifiuto ingombrante nelle ecostazioni e nei centri di raccolta.

E una volta giunto lì che succede?

LE “ALTRE” ISOLE ECOLOGICHE A ROMA

Qualche settimana fa Piazzapulita ha indagato sul sistema di smaltimento illegale dei rifiuti a Roma. Cambiano le giunte, i sindaci, ma il “servizio” rimane sempre lo stesso. E non è colpa né dei poteri forti, nemmeno degli avversari politici ma bensì dei romani. Spesso capita che le isole ecologiche siano piene. Chi arriva lì con divani e altri materiali non vuole ritornare a casa con il rifiuto. Così smolla tutto ai nomadi a due passi dalle strutture. Persone che si fanno pagare per il ritiro e lo smaltimento, in modo illegale e – come denuncia Piazzapulita – alla luce del sole.

guarda il video:

(dal minuto 3.05)

Dieci euro o poco più per smaltire in modo illegale frigoriferi, boiler, divani. Oppure – come da incivile prassi – si lascia il rifiuto appena fuori dal cassonetto. Qualcuno, nella notte con tanto di furgoncino, o se poco ingombrante anche durante il giorno, si preoccuperà di far sparire il vostro mobile. Poco importa se con metodi non proprio ortodossi. Ecco qui servito il grande complotto dei frigoferi di Roma. Dove l’unica sconfitta della situazione non è certo la sindaca 5 stelle ma bensì la civiltà.

(foto copertina ANSA/ MASSIMO PERCOSSI)

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