Amministrative a Roma, il dietrofront di Virginia Raggi: decido io, non Grillo

20/05/2016 di Redazione

VIRGINIA RAGGI E LA RETROMARCIA SU BEPPE GRILLO

Dopo l’intervista a L’Espresso in cui diceva che, se indagata e su richiesta di Beppe Grillo, sarebbe stata pronta a dimettersi, Virginia Raggi corregge il tiro. Anzi no. Fa retromarcia. Durante la conferenza stampa di ieri di ieri nella quale il vicepresidente della Camere Luigi Di Maio ha presentato i candidati sindaco del Movimento 5 Stelle nelle principali città l’aspirante primo cittadino di Roma ha affermato: «Le decisioni le prenderò io. L’ultima parola sarà sempre la mia e se permettete vale molto di più di quella di chi ha distrutto Roma».

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Le parole della Raggi a L’Espresso aveva scatenato una polemica aspra. Lo ricorda Maria Rosaria Spadaccino sulle pagine romane del Corriere della Sera:

La replica netta della Raggi Riguarda un’intervista data al settimanale L’Espresso due giorni fa, nella quale diceva che, se indagata e su richiesta di Grillo, sarebbe stata pronta a dimettersi. Una dichiarazione che ha scatenato polemiche: per questo, ieri, ecco la nuova versione. «Io rispondo ai cittadini che mi hanno votato e se le loro chiederanno conto delle mie azioni al Garante (Grillo) a questo punto mi comporterò di conseguenza». Raggi, sempre ieri ritratta anche altro: che gli atti importanti della sua amministrazione dovrebbero passare al vaglio di uno staff di tecnici del Movimento. «Le nomine le farò io:  una prerogativa esclusiva del sindaco».

(Foto di copertina: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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