Campania, De Luca resta in carica. Poi verso la prescrizione

28/12/2015 di Redazione

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca resta in carica. La prima sezione del tribunale civile di Napoli ha infatti rinviato il giudizio di merito relativo alla sospensione per effetto della legge Severino, in attesa della pronuncia della Consulta chiamata a pronunciarsi sulle eccezioni di incostituzionalità. Il governatore rischiava la sospensione per effetto della legge Severino sulla ineleggibilità dei condannati per effetto della condanna in primo grado ad un anno per abuso d’ufficio che risale al gennaio 2015. De Luca fu condannato precisamente per la nomina di un project manager al comune di Salerno per la realizzazione di un termovalorizzatore ai tempi in cui era sindaco.

DE LUCA RESTA IN CARICA IN VIRTÚ DELLA SOSPENSIVA DI LUGLIO

Vincenzo De Luca resta ora in carica in virtù della sospensiva della sospensione ottenuta a luglio scorso con procedimento d’urgenza da un altro collegio della prima sezione del tribunale civile, quello di cui faceva parte il giudice Anna Scognamiglio, ora indagata a Roma. Nel rendere nota la decisione sul ricorso avanzato dagli avvocati del governatore, il collegio di giudici partenopei non ha revocato l’ordinanza del luglio scorso, che ha consentito a De Luca di continuare a svolgere il ruolo di presidente. Per i giudici non ci sono novità di fatto ma solo ‘in diritto’.

Il giudice Scognamiglio è stata prima sospesa poi sentita dai vertici della magistratura per possibili condizionamenti proprio rispetto alla decisione da assumere sul ‘caso De Luca’ che sarebbero stati fatti da suo marito. A monte, scoppiata il 10 novembre scorso, l’ intricata vicenda che ha coinvolto il braccio destro ed ex capo dello staff di De Luca in Regione Campania, Nello Mastursi, che per questo si è dimesso dall’incarico ed ha lasciato anche il suo ruolo nell’organizzazione del Pd campano. De Luca ha sempre dichiarato di essere ‘parte lesa’.

VERSO LA PRESCRIZIONE

Come spiega il Corriere della Sera, per De Luca se ne riparlerà tra diversi mesi, forse in estate, quando però potrebbe «intervenire la prescrizione dei reati per i quali è stato condannato in primo grado»:

Nel frattempo, resta in vita la sospensione della sospensione. La stesa che a luglio fu decisa in tribunale sulla base di una relazione di Anna Scognamiglio, la magistrata poi indagata dalla procura di Roma, messa sotto accusa dal Csm e per la quale il Pg della Cassazione ha già avviato l’azione disciplinare. La stessa sospensione che non è nel mirino dei pm romani, ma che si sospetta possa essere stata oggetto di una trattativa tra l’ex segretario politico del governatore e il marito della magistrata. De Luca ieri ha espresso «gratitudine e apprezzamento ai giudici di Napoli che — ha detto — indifferenti a pressioni e condizionamenti di varia natura, continuano ad affermare semplicemente le ragioni dello stato di diritto».

(Foto di copertina: ANSA / CIRO FUSCO)

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